Pensare al Presidente della Torres in carica innesca istantaneamente un moto di repulsione.
Piràinu è l’ultimo anello di una lunga catena di malfattori succedutisi per oltre un ventennio sullo scranno più alto della vecchia e gloriosa S.E.F. (salviamo solo A. Lorenzoni).
In due decenni abbiamo dovuto ingoiare di tutto, elencare le malefatte subite è un esercizio improbo e richiederebbe la stesura di un testo dalle tinte drammatiche.
Sembra che per il popolo torresino sia impossibile soltanto poter pensare di vivere dei momenti di pura e semplice felicità, ci imbattiamo sistematicamente in loschi figuri che pare abbiano come unico obiettivo quello di venire a rubare in casa nostra.
Il soggetto in questione nell’anno del signore 2016 è il classico esempio di pezzente alla ricerca di raschiare il fondo della teglia, ha rilevato da quell’altro “galantuomo” di Capitani, all’infamante cifra di € 3, un bene che per noi non ha prezzo, un tesoro dal valore inestimabile, l’ultimo vessillo identitario della nostra terra sempre più povera di simboli in cui riconoscersi.
Questo testo rappresenta il pensiero della CURVA NORD, quel lembo dello stadio Acquedotto frequentato da una banda di amanti sfegatati, una famiglia che ha donato alla Torres i sentimenti più puri che un figlio può riservare soltanto a una mamma.
Autocelebrarci non ci piace, ma dobbiamo assolutamente riconoscere agli uomini e alle donne che popolano la NORD, la capacità sovrumana d’aver sopportato in questi anni le umiliazioni più atroci.
Noi (parliamo di un nucleo di pochi elementi) abbiamo seguito la Torres ovunque, non abbiamo storto la bocca a Borore, c’eravamo e basta, mentre tanti (constatazione inconfutabile) hanno ritenuto squalificante doversi abbassare a seguire le Torri e le Croci nei campetti.
Noi e solo noi sappiamo cosa significa sprofondare e dover annaspare nella melma cercando disperatamente di risalire, ora la prospettiva di dover ingerire nuovamente la merda non ci fa paura, ma certamente schifo.
Siamo quelli politicamente scorretti, coloro che rifuggono dalle tavole rotonde, sporchi, brutti e cattivi, ma eticamente puri.
“Sfortunatamente” non siamo ciechi e sordi e men che meno muti, sappiamo benissimo che è in atto da anni un tentativo di eliminazione fisica della Torres.
Come se non bastassero i miserabili che ne hanno rivestito la carica presidenziale, un importante contributo ad attuare il progetto “Eutanasia rossoblu” lo danno gli amministratori comunali; alcuni soggetti in particolare, nel corso degli ultimi anni, non hanno mancato di distrarre fondi e attenzioni verso altre realtà sportive cittadine, dimenticando, proditoriamente, di supportare la società calcistica più antica della Sardegna.
Detto ciò, affermiamo che l’attuale Presidenza ha toccato il punto più basso della sua breve e pessima esperienza, in quello che definiremo come il primo giorno di scuola, il raduno per la partenza nel ritiro di Fonni. Il comportamento è stato quello di coloro i quali si nascondono, fuga blindata con scorta della Polizia e Digos a riprendere con le telecamere le casalinghe che uscivano dalla LIDL con le buste della spesa; attorno il deserto, nessuna dichiarazione da parte dei dirigenti e una manciata di ragazzini del tutto inadeguati a indossare la nostra maglia (i genitori pagano il suino per consentire ai propri figli di poter giocare) che nascondevano il viso vergognandosi.
Piràinu tu non rappresenterai mai nulla per noi, sei pari allo zero; è chiaro a tutti che non hai né le competenze né le risorse per gestire la Torres, una nullità alla ricerca di spiccioli, il tuo posto è al bancone di un bar a ingollare birrette e a far lievitare il tuo inguardabile ventre. Te ne devi andare via immediatamente.
Lo strumento a nostra disposizione è la capacità di svuotare la Curva, non prestiamo il fianco alle tue sordide manfrine, siamo uomini liberi e pensanti, non saremo complici di chi la Torres la odia e la utilizza per i suoi porci secondi fini.
Le tue deviazioni/perversioni non possono che acuire il ribrezzo che ci fai, se ti si palesasse un compratore che volesse omaggiarti di qualche soldo, intasca i trenta denari e utilizzali per curarti.
Invitiamo il popolo torresino a supportarci nell’iniziativa, lasciamolo solo, la bandiera non è ammainata ma preservata.