Dopo la partitella mattutina di promozione Tivoli – Fiano Romano vista insieme all’amico Simone, scampato all’incendio avvenuto sul suo Cotral, riparto da Tivoli con lui per accompagnarlo a casa.

Dopo un pranzetto fuori, con largo anticipo, mi dirigo verso Casal del Marmo, dove assisterò all’incontro Racing Roma – Siena con calcio d’inizio fissato all’insolito orario delle 18:30.

Arrivo che manca ancora un’ora abbondante all’inizio della partita e dopo aver passato dei controlli lascio la macchina nei pressi del parcheggio dei locali per poi dirigermi a piedi al botteghino.

Da lontano scorgo due transit, un pulmino e varie auto di ultras senesi a significare che nonostante un avvio poco promettente della squadra loro ci sono.

Passati i controlli di rito entro sul rettangolo verde che mancano ancora una ventina di minuti buoni alle 18:30, per cui ho modo di vedere l’entrata dei sostenitori senesi (una settantina circa) e le pezze con gli striscioni che attaccheranno sulla balaustra con in prima fila lo stendardo “Noi non tesserati”.

Per i padroni di casa, invece, come di consueto non ci sono ultras e nemmeno striscioni ma circa 200-250 spettatori che seguono comodamente seduti la partita sentendosi con qualche strillo isolato più che altro contrariati da alcune decisioni dell’arbitro durante lo svolgimento della gara.

Finalmente entrano le squadre in campo: i toscani sventolano diverse bandiere ed alzano qualche sciarpa cantando il loro storico inno “ A piazza del campo ci nasce la verbena”, poi partono subito facendo dei cori accompagnati da battimani ed anche se non continuamente sventolano bandiere.

La squadra toscana gira bene ed al diciottesimo minuto passa in vantaggio per poi raddoppiare sette minuti più avanti scatenando l’euforia nel settore ospiti bianconero.

Ci sarà qualche pausa, ma è davvero poca cosa. Nel secondo tempo i sostenitori senesi riprenderanno a tifare con sbandierate di poco maggiori rispetto alla prima frazione e nel primo quarto d’ora effettueranno una bella sbandierata con i bandieroni ed alzeranno qualche sciarpa.

Al minuto 23 Firenze segnerà il gol dello 0-3 con una staffilata incredibile e subito partirà il coro ironico e goliardico “Alé alé Firenze, alé alé Firenze viola merda, viola merda”.

I bianconeri poi tiferanno aumentando la loro intensità corale e qualche volta facendo dei bei battimani; ci saranno delle pause ma rimarranno circoscritte a pochi attimi. Quando mancano 5 minuti al novantesimo Mendicino, vecchia conoscenza del calcio nostrano, suggellerà questa larga vittoria siglando il gol dello 0-4.

Fischio finale ed applausi prolungati ai propri beniamini, sotto al settore, che ringrazieranno ed applaudiranno a loro volta per l’incitamento avuto dai propri sostenitori. Le forze dell’ordine faranno prima sfollare i padroni di casa e poi dopo una ventina di minuti buoni sarà la volta dei toscani che andranno a riprendere i loro mezzi e tornarsene a casa con questi tre punti che li rilanciano in classifica.

Marco Gasparri.