Ci sono partite per tutti e ce ne sono altre per pochi intimi, o almeno per quelli che lo stadio lo frequentano sempre e comunque. E se Oltre il risultato è un motto che spesso rischia di essere inflazionato e retorico, in un contesto curvaiolo sempre più privo di idee e inventiva, il sostenere la propria squadra esaltandosi nei momenti di difficoltà è – a mio modesto parere – quanto di più bello e formativo ci possa essere all’interno di un settore popolare.

Per capire questo Frosinone-Cittadella occorre innanzitutto dare un’occhiata al meteo che sul Lazio preannuncia pesanti piogge per tutta la serata. Se spesso gli studiosi di Giove Pluvio mancano malamente i propri pronostici quest’oggi gli stessi si materializzano in maniera forte e chiara. Acqua, vento e ancora tanta acqua per l’intera durata della sfida. Il Matusa – come ben recita il proprio nome – non è certo impianto avvezzo a coperture e confort da calcio 2.0 e il messaggio è quindi inequivocabile. Se si vuol assistere a questo posticipo del lunedì sera si deve avere la consapevolezza di tornare a casa zuppi e probabilmente con qualche grado di febbre.

Logica conseguenza – almeno per i tempi che corrono – è la rinuncia di molti all’evento dal vivo. Così la Curva Nord fa quadrato attorno a se stessa facendosi forza proprio delle intemperie e della serata che non spingerebbe nessuna persona normale – eccezion fatta per i tifosi di calcio – a passare novanta minuti sotto un diluvio fitto e in grado di penetrare in ogni parte del corpo: dalle scarpe ai cappotti. Sono quelle partite che si racconteranno per anni e spesso verranno utilizzate a mo’ di scherno, ma neanche troppo, per ricordare a chi ha preferito il calduccio di casa che se si ama qualcosa lo si ama sempre e comunque. A prescindere dal meteo o da altri fattori esterni.

La prestazione degli ultras giallazzurri è pertanto gagliarda. Tanta voce, bei battimani e cori a rispondere che rimbombano per bene. Del resto l’unica soluzione per esorcizzare la pioggia è tentare di riscaldarsi con il tifo. Il Frosinone trova anche il vantaggio nel primo tempo, grazie a una rete di Ciofani che fa esultare la Nord e almeno fino alla ripresa, quando Bartolomei pareggerà i conti, fa sognare ai supporter laziali un rinsaldamento della prima posizione.

Ironia della sorte, quando le nuvole decidono di chiudere momentaneamente i rubinetti l’arbitro ha già mandato le due squadre negli spogliatoi. Manco a dirlo il maltempo riprenderà a farla da padrone proprio in avvio di ripresa.

Da Cittadella non si segnala nessuna presenza ultras ma solo un piccolo manipolo di coraggiosi che seguono tutta la gara tentando inutilmente di coprirsi con qualche ombrello.

Simone Meloni.