Sarnese-Taranto, come tutte le altre gare della Serie D, si gioca in anticipo di giovedì in virtù delle feste pasquali. Nonostante la giornata infrasettimanale, circa 150 sono i sostenitori ionici al seguito della squadra rossoblù che si raggruppano dietro l’unico striscione Curva Nord, affiancato solo dalla pezza “Taranto Supporters”, una bella e oramai affermata realtà del settore di gradinata che si unisce alla curva in ogni trasferta dove gioca il Taranto.

La partita inizia con gli ultras pugliesi che intonano per oltre un quarto d’ora un coro di origine argentina che li vede impegnati anche nel muoversi a passo di danza; il primo tempo trascorre abbastanza anonimo considerata la non proprio esaltante prestazione dei giocatori in campo. Il tifo raggiunge il suo apice nel secondo tempo, quando un Taranto più determinato rispetto a quello sceso in campo nella prima frazione di gioco, chiude in maniera cinica, con una rapidissima  tripletta, una partita che poteva anche compromettersi. Tanti i bandieroni e gli stendardi sempre al vento, intensi i cori secchi, molti dei quali a sostegno dei diffidati, dell’ideale ultras e dei rivali salernitani.

La tifoseria di casa si raggruppa dietro gli striscioni Vecchia Guardia, South Boys e Fedelissimi; sostiene la squadra per quasi tutto il primo tempo, poi nella seconda parte di gara si farà sentire con qualche sporadico coro. Totale indifferenza tra le due parti, se non quando i tifosi locali hanno risposto intonando, anche loro, i cori contro i granata di Salerno.

Fabio Mitidieri