10-03-2018: Perugia – Foggia 2-0
Serie B
Perugia – Foggia rievoca in me ricordi piacevoli, di un calcio e tempo che furono, ma anche nostalgici ed un po’ dolorosi. Nella lontana stagione ’95/96 andai a vedere un Perugia – Foggia insieme a mio padre, umbro di nascita. Il Foggia era appena retrocesso dalla serie A, era la prima gara del campionato cadetto. La partita fu l’anticipo del sabato sera, precisamente il 26 agosto. Prendemmo posto nella curva Nord del “Curi” e la gara finì 1-1 con circa 200 foggiani presenti nel settore ospiti.
Avevo 16 anni e la spensieratezza dell’età o semplicemente il periodo vacanziero, mi portarono ad archiviare gesti o situazioni come scontate. Solo il passare del tempo e le assenze venutesi a creare ti aiutano a capire quanto fossero importanti quei singoli momenti.
A rendere meno nostalgico questo viaggio ci penserà Simone, amico e degno compare di tante partite ed una volta arrivati nella città del cioccolato, ci incroceremo anche con il nostro corrispondente d’oltralpe Sebastien e più velocemente con Sauro.
Tanti gli ospiti attesi e c’è curiosità su come i padroni di casa si approcceranno a questo confronto. Guadagnato l’ingresso, per prima cosa si nota che i presenti sono in numero minore rispetto ad altre occasioni (per la precisione quasi 9.500 spettatori), nonostante il Perugia sia in netta ripresa; la seconda è che effettivamente i foggiani sono in gran numero, sui 1400, occupando quasi interamente il settore designato.
I foggiani poco prima dell’inizio della gara espongono uno striscione per il loro capitano poi, con l’entrata in campo delle squadre, entrambe le curve si colorano di una bella sciarpata e accendono torce. Gli umbri partono lentamente per poi aumentare l’intensità corale con un tifo discreto, fatto da buoni battimani a tutto settore. Anche il piccolo gruppetto in tribuna scoperta accende una torcia, buttata dinanzi a loro ma non sul rettangolo verde, senza creare dunque alcun problema.
In apertura di secondo tempo, i biancorossi espongono un piccolo striscione per una nuova nascita firmato “Armata Rossa”. Al cinquantottesimo minuto il Perugia passa in vantaggio grazie al gol di Cerri che fa esultare in maniera veemente tutto lo stadio “Curi” ed in particolar modo la curva Nord che accende una torcia. Il tifo diviene più intenso grazie anche alla partecipazione più propositiva del resto dei tifosi. Al minuto settantadue il Perugia raddoppia e lo stadio può nuovamente esultare, mentre la Nord accende altre due torce.
Bandieroni, bandiere e stendardi sempre in movimento e alla mezz’ora arriverà una spettacolare sciarpata effettuata da quasi tutti gli occupanti della curva. Sul finire della gara provano a rifarla cantando l’inno del Perugia, ma solo la parte bassa replica la sciarpata con pari partecipazione.
I foggiani invece sembrano attraversare un ottimo momento, dopo la promozione dalla C alla B dello scorso anno. Si presentano in tanti, da tutte le parti dello Stivale, arrivando con tutti i mezzi a disposizione, riempiendo quasi completamente lo spicchio di settore riservato.
Partono subito forte cantando in maniera continua dietro agli striscioni della “Curva Sud” e della “Curva Nord”, le due anime del tifo foggiano. Il loro sostegno è molto continuo e soprattutto lineare, con una buona intensità corale garantita anche dai quattro lanciacori che, megafoni alla mano, coordinano molto bene il tifo. La collocazione dei bandieroni è molto particolare, sistemati a lato e in alto, quasi a voler delimitare i gruppi ultras dal resto dei semplici tifosi. Il repertorio dei pugliesi varia molto e i cori verranno accompagnati da imperiose manate e battimani tutti abbracciati, inoltre verranno accese un paio di torce in momenti diversi della partita.
Nel secondo tempo espongono un lungo striscione diviso in tre parti per la scomparsa del “Piccolo Paolo”, applaudito da tutto lo stadio. Nel proseguo il tifo sarà sempre alto, il settore sempre molto colorato e vivace non solo per il continuo sventolio dei bandieroni, ma anche per le numerose torce. Nemmeno i due gol al passivo scalfiscono il tifo rossonero, anzi lo rafforzano, soprattutto quando tutti i foggiani muovono all’unisono le braccia, garantendo un effetto visivo stupendo, così come la sciarpata, molto bella e fitta.
Dopo quattro minuti di recupero l’arbitro sancisce la fine delle ostilità e l’importante vittoria che proietta il Perugia all’ottavo posto in classifica, l’ultimo utile per i playoff, con la squadra biancorossa che va a salutare i propri sostenitori. Dalla parte opposta, nonostante la sconfitta, si applaudono lo stesso gli undici in campo sotto al settore. Con le squadre rientrate negli spogliatoi, c’è ancora qualche scambio di cori poco amichevoli, come già avvenuto nel corso della partita.
Usciti dallo stadio portiamo Sebastien a visitare il museo del Perugia per la prima volta e poi il parco, con relativo monumento, che gli “INGRIFATI” hanno dedicato allo “Skrondo”, loro compagno di mille avventure.
Così cala il sipario su questa giornata particolare, piena di emozioni e valori più diversi: dall’amicizia ai sorrisi, dalle battute alle esperienze, dal ricordo di chi non c’è più a chi dopo tanto tempo conserva sempre lo stesso spirito e soprattutto con il ricordo personale che porterò sempre dentro al cuore, quello di mio padre con cui, tanti anni addietro, condivisi un diverso ma pur sempre palpitante Perugia – Foggia.
Testo di Marco Gasparri.
Foto di Marco Gasparri, Sebastien Louis e Sauro Subbiani.