06-08-2017: Perugia – Gubbio 2-1 Secondo Turno Coppa Italia. Gara Unica.

In questa torrida estate italiana, con la maggior parte delle persone in ferie, ancora una volta scelgo di andare a vedere un’interessante partita, questa volta in quel di Perugia. Più precisamente il derby umbro Perugia – Gubbio, valido per il secondo turno di coppa Italia da disputarsi in gara unica. La partita diviene interessante, oltre che per essere un derby, anche per quanto avvenuto a febbraio dello scorso campionato, con le due tifoserie venute a contatto all’autogrill di Bevano mentre stavano tornando dalle rispettive trasferte.

Trovandomi già ad una sessantina di chilometri da Perugia, decido di aggiungere pure una gita fuori porta e portare la donna con me, per cui parto ben quattro ore prima dell’inizio della gara fissata alle 20:45. In un’ora tranquilla arrivo alle porte della città e mi fermo a Collestrada: la scelta è motivata oltre dal fatto di essere nelle vicinanze dello stadio, anche perché sinceramente è un posto dove non sono mai stato e che non conosco nemmeno dal nome.

Dopo una breve salita arrivo al piccolo borgo popolato da un centinaio di abitanti, cinto da mura del 1300, nato come lebbrosario (chissà se l’amico/collega Andrea saprà dirci qualcosa in più a riguardo). Poi scendiamo nella parte nuova dove c’è lo stadio (è un eufemismo, ma a me piace chiamarli tutti così!) e ci fermiamo un po’ a sedere per il gran caldo, molto anomalo da queste parti. Dopo una breve mangiata arrivano presto le 19 per cui salgo in macchina e decido che è tempo di raggiungere lo stadio, dove fortunatamente non ci saranno strade sbarrate, ma solo una pattuglia di vigili a controllare il flusso verso lo stadio.

Arrivo nei pressi dello stadio con tutta calma, parcheggio nelle vicinanze per poi farmi un pezzo a piedi, ritirare l’accredito e fermarmi al Museo del Grifo (qui è tappa d’obbligo). Quando mancano tre quarti d’ora buoni decido di avviarmi ai cancelli, passo sotto la Nord, tempio del tifo perugino, e non posso non far caso alle tante scritte dedicate a Fabio Ercolanoni, conosciuto da tutti come “Nevrite”, storico ultras biancorosso deceduto nel mese di maggio: si va dal semplice “Ciao Fabio” al “Alé Nevrite alé” fino al “Vola Fabietto vola”.

Entro allo stadio con ancora un buon margine di tempo rispetto all’inizio della sfida, circa 20 minuti prima, e noto che nonostante l’insopportabile caldo, i primi di agosto ed un semplice secondo turno di coppa Italia, lo stadio è popolato da quasi 3.500 spettatori. Gli ospiti invece si presentano in circa 250 unità, arrivati con un pullman e molte auto private dalla vicina Gubbio. Nel settore però, al mio arrivo noto solamente persone sedute, segno evidente che mancano ancora gli ultras: gli stessi scelgono l’entrata ad effetto arrivando sui gradoni tutti insieme e fermandosi al boccaporto a cantare “Sembra Tunisi” ed un altro paio di cori contro i perugini. Si sistemeranno vicino dove sono entrati, a metà settore, tenendo in mano per tutta la gara lo striscione “GUBBIO SUPPORTERS” e la pezza “CANTIANO”, attaccando la pezza “DIFFIDATI PRESENTI”, forse fatta rimuovere dopo pochi minuti dato che non l’ho più vista.

Entrano le squadre in campo ed i biancorossi effettuano una sciarpata sulle note dell’inno del Grifo ed inoltre in zona “Quelli del Santa Giuliana” viene esposto uno striscione per ricordare un amico: “CIAO GANCIO”; mentre gli eugubini sventolano un paio di bandiere.

Nel primo tempo i perugini, dopo che nel breve pre-partita han fatto sfogare gli eugubini, prendono in mano la situazione cantando ed accompagnando i cori con discreti battimani. Il tifo è abbastanza continuo, così come le bandiere dei vari gruppi che sventolano senza sosta per tutto l’arco della prima frazione. Alla mezzora, in zona ARMATA ROSSAverranno accese due torce a distanza ravvicinata di tempo.

Passando ai rossoblu, come detto, canteranno diversi cori contro i rivali già dal pre-gara, poi all’inizio, pur cantando non raggiungeranno alti picchi d’intensità. Ci metteranno un po’ di tempo ad organizzarsi, ma nel frattempo si faranno vedere con mani alzate ad accompagnare gli undici in campo, anche se il tifo non sarà sempre continuo.

Nel secondo tempo il Perugia dopo appena otto minuti passa in vantaggio, facendo esultare la Nord che si farà sentire sempre con grande continuità ed intensità. Grazie ai tre tamburi a dettare il ritmo saranno tantissimi i treni, i battimani e le mani alzate effettuate e così continueranno fino alla fine della contesa, con in mezzo il gol del raddoppio di Bonaiuto dopo venti minuti, cui farà seguito una bella sciarpata.

Nel settore ospiti, all’inizio di questa seconda frazione, gli eugubini espongono un significativo striscione sulla loro fede calcistica: “LA CITTA’ CHE TIFIAMO È QUESTA, SIAMO EUGUBINI METTETEVELO IN TESTA!”, con conseguenti fischi da parte dello stadio e con i gruppi della Nord biancorossa che rispondono con il coro “L’Umbria è solo biancorossa” ed un paio di cori contro Terni.

Nel corso della partita i rossoblu migliorano la loro prestazione, soprattutto a livello d’intensità, dato che si faranno sentire molto più rispetto alla prima frazione, specialmente dopo il gol della bandiera siglato da Cazzola al ventitreesimo minuto e salutato con una bella esultanza da parte del dell’intero settore. Le due bandiere sventolano discretamente, anche se non continuamente, ed al triplice fischio finale applaudono lo stesso la squadra che li va a salutare lo stesso, nonostante la sconfitta in questo derby umbro che costa l’eliminazione dalla coppa.

Sull’altra sponda, la scena sarà identica, solo che nel terzo turno il Grifo affronterà in trasferta il neo-promosso Benevento, per una rivincita di quei play off per la A andati persi.

Siparietto finale prima di uscire per gli ultras rossoblu, che continuano a cantare cori contro i perugini, prendendosela in modo particolare con il gruppo degli “INGRIFATI”.

Marco Gasparri.