Nel primo turno di Coppa Italia maggiore si incontrano il Piacenza, squadra di Serie C, e la Massese, reduce da un buon campionato in Serie D. Entrambe puntano, ancora una volta, al salto di categoria per il campionato prossimo venturo, anche se il rischio di questa eterna ed infruttuosa rincorsa a tali obiettivi possa portare ad un certo logoramento nelle stesse tifoserie.

Si gioca al Leonardo Garilli di Piacenza al cospetto di circa 700 spettatori. Solamente la curva di casa rimane chiusa, mentre tribuna, distinti e un lato del settore ospiti sono normalmente accessibili.

Il tifo piacentino si dispone al centro dei distinti superiori (ad occhio, circa 250 unità), mentre una restante parte di loro si sistema nel versante inferiore (poco più di 50 persone).

Buono il tifo seppur in parte penalizzato a causa di un settore troppo grande per il numero di tifosi presenti. La maggior parte dei cori sono a sostegno della squadra, altri contro il Parma, la Reggiana e il Rimini.

Diverse le pezze presenti, praticamente tutte le classiche sigle del tifo piacentino: M.A.I., CURVA NORD PIACENZA, PLACENTIATUMULTEN BRIGADEN, ecc.

Da Massa presenti circa 40 tifosi arrivati pochi minuti dopo l’inizio della partita e dispostisi nella curva ospiti, verso la tribuna. Due gli striscioni a rappresentarli: LCM della Legione Cybea e MASSA KAOS che include la dicitura “Alessandro Presente”, in ricordo di Alessandro Balloni, tifoso massese appartenente allo stesso gruppo, scomparso nel 1995 a causa di un male incurabile e a cui è dedicata la stessa curva dello Stadio degli Oliveti di Massa che ospita il cuore pulsante del tifo bianconero.

A livello canoro, anche in rapporto alla loro composizione numerica, il loro tifo si può considerare senza dubbio di buon livello e anche con la voce, oltre che con le pezze, non mancano di citare l’amico Alessandro.

La partita in campo finisce 1-0 per i padroni di casa, proprio mentre il cielo sembra apprestarsi ad un temporale. Solito saluto dei giocatori verso i propri tifosi, per poi riprendere in fretta e furia la strada verso gli spogliatoi.

Luigi Bisio.