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VICENZA – Processati per direttissima in tribunale a Vicenza. I tre tifosi arrestati domenica pomeriggio allo stadio Menti di Vicenza, prima che si giocasse il «big match» contro la Pro Vercelli, seconda in classifica, rischiano grosso. I tre sono stati arrestati per due episodi distinti. Si tratta di A. P., 41 anni, residente a Cresole di Caldogno, colpito dal Daspo (il divieto di presentarsi allo stadio) che ha cercato di intrufolarsi comunque allo stadio, contravvenendo quindi al provvedimento che gli vieta di partecipare alle manifestazioni sportive, e dei due fratelli N. e E. Z., di 37 e 29 anni.
Il primo accusato di non aver rispettato il Daspo ma anche di resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, stessi reati che vengono contestati anche al più piccolo. I due hanno infatti affrontato un agente della questura fuori servizio, che stava raggiungendo l’impianto sportivo con il figlio di 13 anni. Lo hanno insultato, minacciato e malmenato. «Un fatto gravissimo, vergognoso», ha commentato il questore Angelo Sanna facendo sapere che sono in corso accertamenti per chiarire come mai N. Z., pur essendo daspato, aveva un biglietto a suo nome e stava entrando al Menti, se non fosse che lo hanno riconosciuto. Lunedì mattina il giudice ha disposto i domiciliari per P. e Z., mentre per il fratello E. l’obbligo di firma in caserma per due giorni a settimana,
[Fonte: Corriere del Veneto]