Mentre la stampa italiana sta onorando il tricolore vinto dal Napoli, in serie cadetta c’è un’altra squadra che sale ai più modesti onori della cronaca di categoria e si appresta ad entrare nella massima serie. Trattasi di quel Frosinone che ha di fatto comandato il campionato dall’inizio alla fine, mettendosi dietro qualche squadra che in estate sembrava molto più accreditata alla promozione. Vittoria del campionato in verità già ottenuta tra le mura amiche e festa inevitabile che si è protratta per tutta la settimana, coinvolgendo squadra, tifosi e città tutta. Oggi la trasferta a Pisa potrebbe rappresentare poco più di una passerella, un atto dovuto di poco conto, specie per il pubblico medio, anche se ad obiettivo raggiunto qualche motivazione può inevitabilmente venire a mancare un po’ a tutti i livelli. Ci troviamo dunque di fronte ad un incontro che vede di fronte due squadre in un periodo di forma e di risultati agli antipodi, con il Pisa che è in netta fase calante mentre il Frosinone viaggia sulle ali della frasca promozione in serie A.

Nonostante l’incontro rivesta un’importanza relativa, da Frosinone giungono in Toscana circa cinquecento tifosi, numero da non disdegnare visto che la maggior parte di questi si adoperano fin dalle prime battute per far sentire alla squadra il proprio sostegno. Fanno ingresso nel settore ospite in concomitanza del via delle ostilità, espongono alla vetrata un solo striscione e fanno facilmente gruppo dietro di questo, compattandosi in maniera impeccabile. Anche la curva di casa entra sugli spalti con qualche minuto di ritardo, il tempo di prendere posto ed attaccare striscione e pezze ed ecco un messaggio rivolto alla squadra: ”Gli ultras non si arrendono mai; adesso tocca a voi”.

I ciociari appaiono perfettamente organizzati, due lanciacori ben visibili dal resto del pubblico, qualche bandiera sparsa nel settore a far colore ed un incitamento che parte bene per poi stabilizzarsi su un livello sufficiente, considerando anche un caldo estivo e la mancanza di stimoli che non agevolano un tifo eccessivamente sopra le righe. Resta evidente l’attrito tra due tifoserie che non si sono mai amate e che nel corso degli anni non hanno mai manifestato nessun passo indietro da questo scarso feeling: sono gli ospiti ad aprire le danze con qualche coro offensivo che verrà poi riproposto durante la partita, trovando una valida risposta dal pubblico locale.

Intanto sul terreno di gioco il Pisa parte bene, segnando una rete già al primo minuto di gioco, ma il Frosinone giunge al pareggio verso la mezz’ora. Nella seconda frazione di gioco il Frosinone dimostra di non voler andare già in vacanza e segna due reti andandosi a prendere ulteriori tre punti in classifica. Se nel settore il doppio vantaggio mette le ali ai presenti, il pubblico di casa comincia a rumoreggiare per una sconfitta che rischia seriamente di compromettere la zona play off.

La curva prosegue nel sostegno ad oltranza ma chiede alla squadra di mettere in campo grinta e personalità. In alcuni frangenti della ripresa la Curva Nord è encomiabile nel sostegno, nonostante il risultato negativo viene chiamato a raccolta tutto il pubblico e la risposta è positiva. Al triplice fischio l’equilibrio non cambia, la gara è vinta dagli ospiti e la festa è tutta sotto il settore, mentre sull’altro versante viene nuovamente esposto lo striscione che aveva aperto le ostilità. C’è da lottare fino alla fine.

Valerio Poli