Continua l’impasse societaria che fin da questa estate sta stancamente trascinandosi in quel di Pisa. Dopo i vari tira e molla per l’acquisizione del sodalizio nerazzurro, l’impegno diretto della Lega B fattasi garante nella fase di transizione, la situazione comunque non sembra in alcun modo volgere ad una risoluzione. Negli ultimi tempi si era parlato di un interessamento dell’imprenditore Giuseppe Corrado, nome già balzato agli onori della cronaca ai tempi del fallimento del Parma, ma anche in quel caso, come successo a Pisa, la cordata Corrado s’è sfilata dalla trattativa, dove però pare abbia lasciato ancora aperto qualche spiraglio di manovra.

Nel frattempo la pazienza dei tifosi sembra essere giunta al colmo della misura. Da inizio stagione, il sentimento della piazza è stato sintetizzato benissimo da uno striscione più volte esposto che recita “Sempre con questa squadra, mai con questa società” ed anche questa volta, la tifoseria s’è data appuntamento all’allenamento della squadra per dare la carica a mister Gattuso e ai suoi ragazzi. L’aria però sembra essere molto torbida e si cammina ormai sul filo del rasoio: in un partecipatissimo incontro alla stazione Leopolda, dove serrato è stato il confronto fra circa 2.000 tifosi pisani, oltre all’incondizionato appoggio offerto a tecnico, calciatori e allo staff tecnico tutto, vittime come loro della stessa disinvolta gestione degli ultimi tempi, si sono fatte spazio altre ipotesi ed iniziative. Una di queste prevede una protesta pacifica da portare sotto le finestre della locale Prefettura, per cercare di sensibilizzare ogni istituzione locale al salvataggio del patrimonio calcistico cittadino. Dopo di che, se prima della partita contro il Bari non ci dovesse essere una svolta in questa eterna fase di stallo, i tifosi hanno annunciato che si porteranno in massa sotto l’albergo che ospita la squadra e cercheranno di impedirle di andare a giocare la gara all’Arena Garibaldi in cui ospitano il Bari. Data la fortissima complicità che s’è creata fra squadra e piazza in questa tormentata vicenda, c’è da immaginare che, contrariamente a quanto afferma il presidente della Lega Abodi via Twitter, la scelta vedrà il coinvolgimento delle parti senza alcun bisogno di minacce, anche se, visti i venti che tirano e le subdole ipotesi che serpeggiano in controtendenza, non è difficile pensare che, come avvenne in un altro caso recente, tanto diverso e tanto simile in quel del famoso Salernitana-Nocerina, un eventuale atto di insubordinazione all’ordine supremo, un qualsiasi tentativo di far saltare il banco, possa essere punito con la stessa ferocia di allora. Una ferocia ipocrita, sproporzionata e racchiusa dietro l’armatura spessa della propaganda strumentale e asservita alle logiche dall’alto.

Massima solidarietà a Pisa per quanto successo finora. Massima solidarietà per quello a cui stanno volutamente andando incontro, a questa loro guerra con i sassi contro i carri armati. Se pioverà saranno sempre i soliti a bagnarsi, ma questa piazza ha già dimostrato di avere le spalle larghe e potersi prendere non solo tali enormi fardelli, ma anche l’intera propria storia calcistica nella (forse vana) speranza di salvarla.