Dopo la grande prestazione di domenica scorsa del Cerignola a Molfetta e la concomitante tranquilla vittoria casalinga del Bitonto, sale l’attesa per la partita che vale tutta una stagione.

Durante la settimana si rincorrono le notizie su eventuali restrizioni per i tifosi ospiti con comunicati che rimbalzano da una prefettura all’altra; alla fine si decide di permettere a soli 100 tifosi di essere presenti, per via dell’assenza del settore riservato.

Finalmente arriva la tanto attesa domenica. Già intorno alle 13 molti tifosi di casa sono nei pressi dello stadio per manifestare la loro presenza.  Alle 14 c’erano all’interno del Monterisi almeno 2.000 persone già molto calde e pronte ad accogliere le squadre per il riscaldamento. Intorno alle 15,30 arrivano i sostenitori bitontini accompagnati da un enorme dispiegamento di forze dell’ordine.

Ovviamente i Cerignolani non si fanno pregare e partono con un paio di cori tanto per far capire quale sarà l’ambiente. Dalla parte Bitontina si risponde con buona intensità.

Scendono le squadre in campo e parte la coreografia gialloblù. Tutti i settori dello stadio sventolano bandiere gialle alternate alle blu, mentre i Bitontini, con bandiere, sciarpe e torce, cercano di farsi sentire.

La cornice di pubblico è degna di categorie assolutamente superiori: sono circa 6.000 gli spettatori al fischio d’inizio.

La partita condiziona e non poco l’andamento del tifo: dopo 15 minuti (sul punteggio di 2-0) la gradinata Cerignolana lascia partire cori potenti che coinvolgono tutti i settori. Di fatto la partita sugli spalti ha un unico leggero sussulto al gol del pizzicatissimo ex Zotti, ma oggi non c’è storia: dopo pochi minuti il Cerignola mette a referto un uno-due che spezza la voce agli ospiti presenti.

Per tutto il secondo tempo gli ultras cerignolani festeggiano la promozione insieme agli amici ebolitani (storici gemellati, accorsi in buon numero al Monterisi ed anche loro freschi vincitori dell’Eccellenza campana) con una memorabile fumogenata durata più di 15 minuti.

Alla fine (con grande fair play) complimenti reciproci tra i giocatori. I Bitontini vanno sotto il settore ospiti a salutare i delusissimi tifosi del “Nucleo Compatto”.

Dopo un po’ di titubanza la gradinata si riversa sul terreno di gioco ed esplode la festa che continua in piazza Duomo con tantissimi cori, fumogeni, torce e vari fuochi pirotecnici.

L’Alchimista.