Ultima giornata di campionato di Serie D, girone D: il Ravenna, appena promosso in Lega Pro, incontra la Sangiovannese che dovrà salvarsi attraverso i playout. In pratica, quella al Benelli è una partita dove il risultato ormai non conta nulla.
Prima dell’inizio del match, l’intera squadra del Ravenna, dirigenti compresi, viene premiata con una coppa per aver vinto il suo girone, tra gli applausi dei circa 1.600 spettatori presenti.
Mentre la squadra riceve il trofeo con relativa foto di gruppo, la curva esegue una coreografia composta per una metà da bandiere gialle e l’altra meta da bandiere rosse, con lancio di coriandoli del medesimo colore.
A livello canoro, ottimo il supporto della curva Mero dove, raggruppata dietro lo storico striscione “Ultras Ravenna 1994”. Quattro bandieroni poco distanti l’uno dall’altro si agitano in continuazione, mentre un paio di tamburi dettano il ritmo. Il sostegno è rivolto unicamente alla squadra, con l’eccezione di alcuni cori a favore dei gemellati di Lucca (presenti con la pezza “La Meglio Gioventù Lucca”) ed altri contro Forlì, poiché, previa salvezza dei biancorossi in Lega Pro, ci potrebbe essere il ritorno di un derby interessante.
Pochi minuti dopo il fischio finale, pacifica invasione di campo, dove tutti cercano di accaparrarsi maglie e pantaloncini dei giocatori, mentre alcuni poliziotti disposti all’entrata degli spogliatoi osservano senza intervenire i meritati festeggiamenti.
Dalla Toscana giungono in terra romagnola circa una cinquantina di tifosi con le pezze “Cappottati”, “Istinto Ribelle”, “GMS”, “Diffidati Presenti”, “Vongolo Vive” ed un bandierone raffigurante alcuni monumenti della città con su scritto “A tua difesa San Giovanni Valdarno”. Tifo a fase alternate, ma in alcuni momenti la partecipazione è totale e compatta, spesso accompagnata da ottimi battimani.
Nel finale, mentre si festeggia in campo, reciproco applauso fra le due tifoserie che, insieme, intonano “Libertà per gli ultras”.
Da segnalare un episodio che poteva rovinare la festa: nel secondo tempo, nella gradinata bassa dei tifosi del Ravenna, diversi bambini giocavano fra di loro. I piccoli venivano rimproverati dalle forze dell’ordine per il loro atteggiamento “esuberante” e quindi intimati di smettere; ciò ha creato per qualche minuto un po’ di tensione con alcuni tifosi, ma poi tutto è rientrato nel buon senso.
Luigi Bisio.