Si gioca allo stadio Razza, che non è l’impianto sportivo del Rende, bensì quello della Vibonese, sito (ovviamente) a Vibo Valentia, che da Rende dista per la precisione 109 km. Il Lorenzon è inagibile a causa di problemi di viabilità e di infrastrutture connesse allo stadio stesso che lo rendono impraticabile in occasione delle partite; per quest’anno, sarà difficile vedere il Rende nella sua vera casa. Per questo, dunque, il club biancorosso ha chiesto al Comune di Vibo la possibilità di utilizzare il Razza per le proprie partite casalinghe, permesso accordato dal momento che le due squadre non accavallano mai le proprie partite casalinghe.

Svelato questo arcano, visto il “campo neutro”, sapevo già che non mi sarei aspettato tanto da numeri e prestazione canora. Infatti questo pomeriggio si possono registrare ad occhio 200 spettatori, di cui una settantina arrivati da Monopoli.
Il cielo appare nuvoloso, a tratti esce una ventata di sole: tifoseria di casa praticamente assente, posso denotare solo la presenza dello striscione “Rende” che ho visto presente in parecchie trasferte; dietro di esso una piccola rappresentanza di tifosi, che mai come quest’anno si faranno un campionato di sole trasferte.

Apprezzabile e dignitosa la presenza dei sostenitori del gabbiano. Come spesso ribadito, peccato la spaccatura in due tronconi, ma entrambe le parti risultano molto attive e colorate. Tifo che ovviamente perde molto d’intensità e quadratura, anche se ognuno dei due settori fa la sua degna parte nell’arco dei 90 minuti.

A fine gara i giocatori pugliesi esultano sotto il settore degli ultras monopolitani.

Gabry Latorre