ballarinAnni fa (tanti), quando la Samb si trovava stabilmente in serie B, la «squadretta di provincia» era sui quotidiani sportivi e la città godeva di grande visibilità

Con i recenti fallimenti ha smesso di essere una squadra appetibile e quello della Serie B si è trasformato da sogno a utopia. Con una seria programmazione sarebbe possibile riportare la squadra tra le grandi e riportare San Benedetto sui vari mezzi di comunicazione, rilanciando l’immagine della città. I fallimenti e le gestioni azzardate non sono tratti noti solo in riviera. Sulla scia di movimenti nati da situazioni analoghe in tutta Italia, anche San Benedetto ha il suo azionariato popolare pronto a sostenere la squadra e la città.

L’ Associazione Noi Samb, nata ad agosto del 2013, sta crescendo seguendo esempi consolidati in situazioni che apparivano ben più disastrose.

La Fondazione Taras è nata dopo il fallimento del Taranto. La squadra pugliese ha sfiorato la serie B fermandosi ai playoff di Lega Pro, ma i debiti accumulati non hanno permesso l’iscrizione. Ora la fondazione conta più di 500 iscritti, gestisce il 50 per cento della società e si fa garante di molti aspetti fondamentali dell’amministrazione economica della squadra.

Il Supporters Trust vede protagoniste società come l’Ancona, prossima alla Lega Pro, Lucchese, Mantova, Prato e molte altre. Noi Samb segue da vicino le vicende societarie in un ottica di ingresso nell’immedia to futuro, ma nel frattempo si prende cura del vivaio di calciatori rossoblù.

I settori giovanili, come dimostrato dalla Fondazione Taras, sono una risorsa fondamentale per il calcio a livello locale e a livello nazionale. Questo, chi fa calcio, lo sa.

L’associazione è impegnata, quindi, sul fronte logistico per riuscire a regalare un impianto alla squadra che sia di proprietà. Avere una struttura dove curare e preparare i propri ragazzi è fondamentale per essere competitivi ad alti livelli, in futuro.

Con un vivaio degno di tale nome la Sambenedettese, entro pochi anni ed ammessa la stabilità societaria riconquistata, sarà perfettamente autosufficiente dal punto di vista economico e sportivo.

Non sono proclami o promesse che i tifosi cercano. Vogliono un progetto in cui credere perché la Samb e San Benedetto tornino grandi.

[Fonte Osservatore Quotidiano]