Continuano i festeggiamenti in casa Riminese, dopo la promozione già matematicamente ottenuta sul campo del Corticella, oggi è l’occasione di celebrare questo traguardo tra le mura amiche del “R. Neri” dove sarà il Meldola l’avversario di turno.

La dirigenza biancorossa, per favorire una maggiore affluenza di pubblico e rendere l’atmosfera degna di nota, opta per una notevole riduzione sui prezzi dei biglietti d’ingresso in tutti i settori dello stadio. Così tra abbonati e paganti saranno oltre 3.000 le persone presenti.

Viene festeggiato in particolar modo il capitano e leader della squadra Adrian Ricchiuti che, con le sue 340 partite disputate con la maglia del Rimini, supera il record di presenze di tutti i tempi. Anche i giocatori che compongono l’undici iniziale, vengono chiamati uno alla volta dallo speaker per enfatizzarne l’ingresso in campo.

Nel frattempo gli spalti si colorano di biancorosso, tra bandiere sventolate e sciarpe in evidenza. Dalla Curva Est si alza una notevole fumogenata di color arancione e vengono lanciati rotoli di carta, con la parte centrale del settore che si presenta bella piena e festante, restituendo un effetto scenico sicuramente buono.

In campo un Rimini cinico e spietato si sbarazza agevolmente della formazione avversaria, portandosi in vantaggio già nei primi minuti di gioco, trovando il raddoppio e ancora altri goal in sequenza con i giocatori più rappresentativi della formazione a salire sugi scudi.

Nella Est una discreta sciarpata biancorossa colora curva. Non potevano mancare nemmeno i cori di sfottò verso le rivali storiche, augurandosi, in un futuro non troppo lontano, di poter tornare in campionati professionistici, a confrontarsi con tifoserie ospiti degne di nota. Non si dimenticano nemmeno gli amici diffidati, che non possono festeggiare questa giornata particolare e perciò, a più riprese, vengono incitati a non mollare durante questo periodo di assenza forzata.

La partita si conclude con il Meldola schiacciato sotto ben 8 reti e al triplice fischio può iniziare la festa biancorossa, con i giocatori che fanno il giro di campo, andando a ringraziare tutti i tifosi dei vari settori dello stadio prima di fermarsi sotto la Curva per ricevere cori e applausi. Consuete foto di rito e poi cancelli aperti per permettere a tutti di festeggiare sul terreno di gioco, in un abbraccio collettivo fra squadra e tifosi, che risulta un binomio sempre vincente, qualsiasi sia la categoria, e proprio per questo va preservato.

Gilberto Poggi.