Ritorna dopo un paio d’anni una sfida che ha sempre animato e motivato le due tifoserie, vista la lunga rivalità che le divide, nata già negli anni 2000, quando Rimini e Teramo si fronteggiavano nell’allora Serie C2. Oltretutto spesso e volentieri, oltre al campionato, le due formazioni si sono affrontate anche nei playoff per la promozione in C1, alimentando ulteriormente l’astio reciproco da un punto di vista sportivo, data la posta in palio.
Altrettanto spesso e volentieri le due tifoserie sono venute a contatto, sia a Rimini che in terra Abruzzese. Non a caso l’esterno dello stadio “Romeo Neri” appare ulteriormente militarizzato rispetto al recente passato. Oltre ai consueti sbarramenti di cemento armato adottati come zone pre-filtraggio, sono state aggiunte numerose telecamere a circuito chiuso in zone adiacenti le principali arterie, per prevenire e controllare l’afflusso dei tifosi, senza contare le svariate camionette cariche di agenti pronti ad intervenire.
La questura non vuole farsi trovare impreparata quest’oggi, visti i precedenti. Come nell’ultimo incontro tra le due squadre, quando si verificarono alcuni tafferugli e gli ospiti vennero bloccati e successivamente diffidati, costringendo il loro gruppo “Sedici Gradoni” ad un’autosospensione in attesa di scontare la diffida stessa e poter finalmente fare ritorno nella loro curva.
Entrambe le tifoserie hanno subito numerosi mutamenti nell’arco degli anni, se in passato la Falange d’Assalto era contrapposta ai Devils Korp’s, ora i gruppi di riferimento sono Redwhite Supporters e Teramo Zezza. Anche numericamente le cose sono cambiate vistosamente rispetto al passato, quest’oggi i teramani al seguito sono quantificabili in una settantina, in maggioranza coordinati dai TZ che espongono uno striscione per ricordare un loro amico di curva scomparso oltre alle restanti altre pezze in rappresentanza di club.
Con il passare dei minuti dal fischio d’inizio, il gruppo principale al centro della curva riminese ingrossa le sue fila. Finalmente una buona cornice di pubblico, nonostante non si siano superate le 3.000 unità, i vari settori presentano un bel colpo d’occhio.
Ovviamente da parte di entrambi i settori, già dai primi minuti di gioco non mancano i vari sfottò, incentivati dalla presenza nella curva di casa dei gemellati della Samb che gli ospiti pizzicano con altri cori offensivi. Il vantaggio iniziale del Teramo incrementa l’intensità del loro tifo che segna una buona prestazione canora, a più riprese accompagnata da belle manate. Rispetto ad altre volte, sinceramente risultano meno colorati, con un solo bandierone a cui spetta il compito di rappresentarli cromaticamente.
Discorso opposto nella curva Riminese, dove ai soliti bandieroni in balaustra si aggiunge qualche due aste che offre al settore un tocco di colore in più. Ne spunta anche uno che, copiando gli stessi caratteri del principale gruppo avversario, lo prende in giro con “Teramo Zecca”. Da menzionare anche una bella sciarpata, finora la più bella della stagione per partecipazione, anche se per molti ormai la sciarpa sembra quasi un accessorio superfluo.
Nella ripresa la Est, così come altre curve italiane, dedica uno striscione a Stefano Cucchi, chiedendo giustizia per il suo caso giudiziario, all’indomani delle ammissioni da parte di un carabiniere coinvolto nella sua morte e successivo insabbiamento. Striscione che riscuote l’applauso di tutti i settori dello stadio, ospiti compresi.
Quando la partita sembra ormai ipotecata in favore del Teramo, in una mischia in area ospite ha la meglio un giocatore del Rimini appena entrato che, con un colpo di testa, la mette in rete propio sotto la Est, facendola esplodere tutta di gioia, scatenando il più classico dei cori, “Chi non salta è teramano…”
Il delirio dei locali per il pareggio proprio nei minuti finali si contrappone alla cocente delusione che serpeggia fra gli abruzzesi, con la loro squadra che si porta ugualmente sotto il settore a salutare e ringraziare chi li ha generosamente sostenuti.
Oltre il novantesimo ancora qualche coro di insulto tra le tifoserie, mentre all’esterno dello stadio non vengono segnalati problemi di ordine pubblico.
La sfida tra Rimini e Teramo, sia che si giochi in serie C oppure come in passato in D, sa sempre regalare belle atmosfere sugli spalti che, al ritorno nello stadio di Piano d’Accio, sapranno sicuramente ripetersi.
Gilberto Poggi