Il Livorno riparte e questa di per sé è una notizia confortante. L’interrogativo ora è vagliare la decisione degli sportivi se seguire la squadra in una categoria dilettantistica come l’Eccellenza toscana. L’amichevole con il Rosignano non può dare risposte definitive in questo senso, del resto la distanza agevola le presenze, ma è altresì vero che il Green pass obbligatorio toglie senza dubbio alcuni numeri al tifo di marca labronica. Esteticamente è lampante la mancanza di una sigla, o più sigle, che identificano la Curva Nord, covo del tifo amaranto più estremo, segno probabilmente che a livello ultras c’è ancora da affinare diverse questioni, magari anche interne. Del resto gli ultimi anni hanno portato un altrettanto evidente spaccatura nel tifo livornese: c’era infatti lo schieramento anti-Spinelli e chi invece restava idealmente al fianco del presidente, le ultime vicende societarie e l’inevitabile fallimento che ha causato un vero e proprio ruzzolone del club, molto probabilmente hanno messo fine ad una lotta intestina che ha causato danni evidenti.

Detto questo, nell’amichevole giocata nella vicina Rosignano, i livornesi si presentano con buoni numeri, ma niente di clamoroso. Per dare un senso, siamo lontane dalle invasioni di un passato ormai ingiallito, ma l’aspetto estremamente positivo è che si sono risentiti i cori dei tifosi ed in taluni momenti si è percepita quell’unità di intenti che può preludere ad una stagione positiva. Come c’è da scoprire una squadra del tutto nuova in una categoria del tutto nuova, anche a livello di ultras, tifo ed organizzazione, c’è da attendersi qualche novità, al netto di tutte le indicazioni e limitazioni che possono variare in un periodo dove il Covid può fare il bello ed il cattivo tempo.

Foto di Riccardo Cinuzzi.