Un guizzo di Lamin Jallow decide la super sfida dell’Arechi. La Salernitana batte per 1-0 la capolista Verona, che incassa la sua prima sconfitta stagionale, e riscatta come meglio non poteva la brutta scoppola rimediata contro il Benevento.

In campo e sugli spalti è partita vera. La rivalità tra granata e scaligeri si respira fin dalle prime battute ed è pesante come la coltre di fumogeni che avvolge l’Arechi all’ingresso delle squadre in campo. I tifosi del Verona sono presenti in circa 150 unità. Arrivano allo stadio tutti insieme scortati dall’imponente servizio d’ordine (l’Arechi per l’occasione è super-blindato), tante pezze al seguito ed un solo bandierone. La voce non manca e i primi cori sono tutti di sfottò per gli odiati tifosi granata che rispondono a tono: “Salerno, Salerno vaff…” e “Veronese pezzo di m…” i più gettonati. Col passare dei minuti il tifo granata prende il sopravvento: sono molti di più, molto più colorati (la Curva sud Siberiano è un tripudio di bandiere e sciarpe) e cantano senza mai fermarsi dall’inizio alla fine della gara.

Sul rettangolo verde Il Verona domina il primo tempo pur soffrendo il ritmo della formazione di Colantuono che mette in difficoltà gli ospiti con ripartenze continue e raddoppi di marcature. Le occasioni da goal scarseggiano ma la gara nel complesso è divertente. Il copione non cambia nella ripresa. Il Verona continua a provarci ma sbatte sul muro eretto dai granata. Al 68’ arriva la doccia fredda: Casasola va al cross, Silvestri si fa scavalcare dal pallone e Jallow di testa mette a segno il goal vittoria.

Si chiude con la squadra in festa sotto la Sud. La Salernitana batte la capolista, alla sua prima sconfitta stagionale, e ritrova i tre punti dopo la sconfitta di Benevento e il pari casalingo contro l’Ascoli. Una vittoria che vale doppio perché conquistata ai danni dei rivali scaligeri e il “Verona non canta più, Verona, non canta più…” intonato dall’intero settore del tifo granata dopo il goal e a fine della gara la dice tutta sugli opposti animi con cui le due tifoserie si congedano dal match.

Andrea D’Amico