A Salisburgo va in scena la stracittadina tra la squadra più vecchia della città, il SAK 1914, e la sua squadra più famosa e fruttuosa, il SV Austria Salzburg rifondato dai suoi tifosi.

Sono in circa 200-250 i supporters viola che sfilano in corteo verso lo stadio, partendo ai piedi della famosa “Festung Hohensalzburg” (il castello che da sempre domina la silhouette della città di Mozart, e parte integrante dello lo stemma della squadra). Il corteo si fa notare con cori forti, più qualche fumogeno e torcia che colora di viola il cielo grigio di questo giorno nuvoloso. 

Quando i viola arrivano al piccolo stadio, lì sono già presenti i ragazzi del SAK, in questo momento circa una decina. Dopo qualche coro offensivi ma niente di più, i due gruppi entrano nel rispettivo settore loro destinato. 

Il settore ospiti è situato all’opposto dell’unica tribuna, ed è composto da pochi gradini che si estendono per tutta la lunghezza del campo. È sempre difficile incoraggiare la propria squadra da un settore così dispersivo, tuttavia i tifosi viola riescono a farsi sentire. Ad inizio della partita presentano una coreografia con tante bandierine a righe, completato da uno striscione dedicato all’occasione. Col castello che fa da sfondo, si crea davvero un bel colpo d’occhio. Durante tutta la partita colorano il settore con bandiere e battimani. 

Purtroppo per gli ospiti, la squadra non gioca male ma, anche oggi, non trova la chiave per vincere la partita. La delusione di perdere la quarta gara consecutiva si sente durante gli ultimi 20 minuti, quando il calore del settore viola tende a scemare. Alla fine, però, non c’è rabbia contro la squadra, che si presenta per un saluto davanti al proprio settore. 

I padroni di casa, che hanno vissuto un’estate caratterizzata da grandi investimenti sul mercato per raggiungere la promozione verso la 2. Bundesliga, sono la squadra con più esperienza, e il risultato a favore – maturato col punteggio di 3-0 – conferma i pronostici e il primato in classifica.

Il settore dei tifosi del SAK è situato sulla parte laterale della tribuna coperta ed è composto da una ventina di ragazzi sistemati dietro gli striscioni “Rude Boys” e “Yoldas Brigade”. A parte sventolare qualche bandierina dopo i gol della loro squadra, si limitano a seguire quasi tutta la partita in silenzio. 

Dopo il triplice fischio niente da segnalare, tutto tranquillo al deflusso dei 1.200 spettatori totali che si dirigono verso il vicino centro storico.

Jürgen De Meester