Voglio raccontarvi un piccolo episodio. Uno di quelli che difficilmente avrete modo di leggere sui giornali o sui siti di informazione. Anche perché alcuni dei protagonisti non amano di certo mettersi in mostra in queste situazioni.
Accade, infatti, che domenica scorsa, in quel di Sanremo, fosse prevista una partita di Serie D. Una semifinale playoff. Tra la Sanremese ed il Viareggio.
Accade che i tifosi toscani, come al solito, si mettono in viaggio per raggiungere la città del ponente ligure, senza però aver acquistato il tagliando d’ingresso, in quanto contrari al cosiddetto “biglietto nominativo”. Non è la prima volta che compiono una scelta del genere e ogni qualvolta sono venuti da queste parti hanno comunque avuto la possibilità di comprare il biglietto al botteghino e assistere comunque alla partita.
Accade però che questa volta gli addetti alla sicurezza e le forze dell’ordine presenti allo stadio decidano di non far entrare i tifosi ospiti e di rimandarli indietro, dopo averli identificati uno per uno. Mentre i tifosi della Sanremese, nonostante la rivalità, decidono, per solidarietà con i tifosi viareggini, di accedere al proprio settore in ritardo. Manifestando così il proprio dissenso per una decisione sostanzialmente assurda.
Accade però che uno dei furgoncini dei tifosi del Viareggio sia costretto a fermarsi al primo autogrill e i tifosi a bordo ne approfittino per rifocillarsi un po’, mangiando e bevendo qualcosa. Partono dei cori, alcuni anche all’indirizzo delle forze dell’ordine, che evidentemente non gradiscono.
Accade quindi che i celerini presenti all’autogrill decidano di caricare i tifosi del Viareggio. I tifosi toscani parleranno di “reazione spropositata”. Ci sono dei feriti e dei fermati. Ma è soprattutto uno dei ragazzi ad avere la peggio: un disabile, per altro sprovvisto di una gamba.
Accade, di conseguenza, che il ragazzo ferito (i suoi compagni raccontano sia stato trascinato giù dal pulmino e manganellato) debba essere ricoverato all’ospedale di Imperia, insieme ad altri suoi amici che hanno riportato varie contusioni.
Accade quindi che i tifosi della Sanremese, appreso quanto avvenuto, decidano di diramare un comunicato di solidarietà nei confronti dei tifosi viareggini.
Al di là dei colori. Al di là della rivalità.
Come è giusto che sia.
E accade anche che, il lunedì mattina, all’ospedale si presentino alcuni ultras dell’Imperia per supportare a livello logistico i tifosi viareggini, per farli mangiare ed eventualmente riposare. E per forni loro tutto l’aiuto possibile mentre restano accanto al proprio compagno. E mentre alcuni di loro sono anche sotto processo per quanto accaduto il giorno prima.
Anche in questo caso al di là dei colori.
Come è giusto che sia.
E tutto questo accade mentre ancora si attende la versione ufficiale delle forze dell’ordine e nell’assordante silenzio generale (o quasi).
Come è giusto che sia. O forse no?

Daniele Caroleo