Temperatura polare al Mazzola dove si affrontano Santarcangelo e Mestre. La neve scende abbondante nelle ore precedenti il match fino ai primissimi minuti di gioco. 

Nonostante ciò, la presenza degli ospiti non è in discussione e a dieci minuti dall’inizio della partita il settore a loro dedicato è quasi al completo, con numerose pezze e striscioni a colorarlo. Leggero ritardo invece per i padroni di casa che si raggruppano a ridosso del fischio d’inizio, giusto in tempo per salutare calorosamente l’ingresso del nuovo tecnico Cavasin.

Tra le pezze esposte dai mestrini si riconoscono bene quelle degli Orange Insanity, due grandi recanti le scritte “Mestre” e “Mestre 30173” e un’altra da trasferta con scritto “Mestrini in Viaggio”. A completare altre pezze dei vari gruppi, tutto in tinte arancioni nere. Per i locali nessuna novità in termini di striscioni con la pezza della Romagna che già dal termine della scorsa stagione campeggia accanto a quella dei “Casualmente Ultras”.

Il tifo non è potente ma risulta continuo per tutta la partita da entrambi i lati. Molto ben organizzato quello ospite che dimostra molto affiatamento, nonostante non tutta l’ottantina di tifosi arrivati dal Veneto partecipino attivamente ai cori. Molto bella la soluzione adottata da entrambe le tifoserie di utilizzare i tamburi per scandire i cori, l’utilizzo di questo strumento dà sicuramente una marcia in più al tifo.

Il primo tempo, come detto, si caratterizza per una buona prova da parte di entrambe le tifoserie che catalizzano le proprie energie solo nell’incitamento dei propri giocatori. Solo i locali accennano uno scontro verbale che però cade nel vuoto di fronte all’indifferenza dei mestrini. Da notare il bello sventolio di bandiere che parte di tanto in tanto nel settore ospiti, si riconosce bene la bandiera degli “Orange Insanity”.

La ripresa si riapre con lo stesso canovaccio del primo tempo, bella prova da parte di entrambe le tifoserie, con gli ospiti che partono più carichi in virtù del vantaggio acquisito in campo in chiusura di prima frazione. La partita è però imprevedibile e quando il Santarcangelo trova il pari scende il gelo sul settore ospiti, con i capi ultras che ci mettono una decina di minuti per far ritrovare le voci ai veneti. Caricati dal gol invece, i padroni di casa non smettono di cantare un attimo, non sempre tutto il settore partecipa in maniera compatta, ma complessivamente anche il secondo tempo può ritenersi ampiamente sopra la sufficienza.

Degni di nota i due momenti dedicati da entrambe le tifoserie a due membri delle rispettive curve, per i quali sono stati preparati due striscioni esposti a metà del secondo tempo.

Dopo questo momento di commemorazione il tifo riparte compatto da entrambi i lati e dura fino al termine della partita, vinta poi dai locali con un gol allo scadere. 

Al fischio finale delirio nel settore di casa dal quale piove una sciarpa per il nuovo allenatore, al quale viene dedicato anche un coro. Piccola contestazione invece da parte di alcuni tifosi mestrini all’indirizzo dei giocatori, contestazione dalla quale però si dissocia la maggior parte del settore ospiti. Nota di colore a margine, data la composizione del Mazzola di Santarcangelo, i tifosi ospiti vengono posizionati proprio davanti all’uscita della tribuna centrale e così, vista la relativa vicinanza, alcuni tifosi locali uscendo decidono di lanciare la sfida ai tifosi ospiti rimasti nel settore, che prontamente rispondono con un coro pensato e cantato con una prontezza invidiabile.

Nicolò Semprini