Nonostante i risultati deludenti del Sassuolo, gli ultras Nero-Verdi non demordono e, dopo un tranquillo pre-partita, si posizionano sugli spalti pronti a sostenere la propria squadra come ogni volta. Dall’altra parte, nonostante l’assenza degli ultras, la curva ospiti viene riempita dai tifosi partenopei che organizzano una semplice, seppur apprezzabile, coreografia ad inizio partita, poi replicata durante il match.
Dopo il fischio d’inizio, ai tifosi del Sassuolo piace ribadire il loro dissenso verso uno stadio che non gli appartiene; come recita una loro stessa pezza, “MAI IN CASA”, gli ultras nero-verdi, dopo una serie B giocata allo stadio Braglia di Modena, sono stati trasferiti al Giglio che, nonostante le accese proteste sia dei tifosi sassolesi che dei tifosi reggiani, è stato acquistato dal presidente del Sassuolo Squinzi. Ma purtroppo si sa, il calcio moderno è solo mercato e profitto, a discapito di chi ci mette il cuore e la passione.
Durante il primo tempo, malgrado il vantaggio quasi inevitabile della squadra avversaria, la curva del Sassuolo non si ferma e colora il proprio settore con una bella sciarpata. Sugli spalti della squadra nero-verde sono presenti, insieme agli ultras del Sassuolo, un gruppo degli Ultras Piacenza con la pezza “Piacenza football fans”.
Anche dalla curva ospiti, i tifosi del Napoli intonano diversi cori facendo sentire la loro presenza.
Durante il secondo tempo arriva il raddoppio del Napoli, i Nero-verdi, che di certo non speravano di poter risollevare le sorti della squadra in una partita come questa, continuano a cantare per la propria città ed esortano i giocatori ad onorare i colori che indossano.
Pur piccola e giovane, la tifoseria del Sassuolo si fa sentire e, al contrario di quanto si possa pensare, gli ultras che seguono la squadra in serie A sono gli stessi presenti quando il Sassuolo giocava in serie minori, con la stessa passione e lo stesso attaccamento alla propria maglia.
Al termine della partita, parte dalla curva dei tifosi azzurri “O’ Surdato Innamurato” (molti lo conoscono come “Ohi vita mia”…) che va avanti per diversi minuti e coinvolge tutti i tifosi, peraltro numerosi, presenti negli altri settori dello stadio Giglio.