La domanda d’inizio tifocronaca è legittima: si può chiamare derby questo Modena-Santarcangelo? Geograficamente sì, vista la provenienza delle due squadre. Calcisticamente meno, per via degli scontri diretti tra le due squadre i cui precedenti si limitano alla sola sfida dell’andata.

In settimana il Modena Football Club ha compiuto il suo 105esimo compleanno, esattamente lo scorso 5 aprile. Quasi sicuramente uno dei più tristi della sua storia, per via delle varie vicissitudini di cui abbiamo già dato notizia nel corso di questi mesi.

Per questa partita arrivo in zona stadio con largo anticipo, a causa di una visita lampo tra corrispondenti della nostra testata salutati in quel di Bologna. Verso le 14 sono già in zona Stadio “Braglia”, ovviamente con il deserto assoluto attorno, per cui cerco rifugio in un bar adiacente per godermi una bella birra e la giornata primaverile.

Anche oggi allo stadio sono presenti 2.000 unità abbondanti: non essendo ancora in possesso del dato ufficiale, ragiono e valuto “ad occhio”.

Lo devo dire, oggi la Montagnani mi è piaciuta parecchio: non c’era tanta gente nella parte centrale, ma il livello di tifo si è mantenuto su buoni livelli per tutta la partita, grazie anche alla visita degli amici di VeneziaMestre, presenti in una decina di unità con lo striscione “Veneziamestre 1987” esposto in vetrata, omaggiati non solo dei classici cori di amicizia, ma anche di un pranzo nel prepartita nelle vicinanze dell’impianto modenese.

Come detto, tifo ampiamente positivo: classico repertorio canoro per squadra, diffidati e contestazione alla dirigenza locale; non disdegnano di schernire gli ospiti per via della provenienza col classico “Romagna Mia” rivisitato in salsa emiliana, ma al posto di offendere i gialloblu romagnoli, la dedica finale è virata verso Cesena. A fine partita coro in omaggio all’allenatore gialloblu Capuano, forse eccessivo in tempi come questi, dove l’unica fedeltà mai discutibile resta solamente quella per la maglia.

In gradinata picchia parecchio il sole, ulteriore condizione avversa per i ragazzi di questo settore, che però non offriranno tanto, se non i classici cori per gli amici diffidati e contro la dirigenza locale. Da elogiare il bandierone copricurva, esposto nelle vicinanze del “Braglia” la sera del compleanno del Modena FC, eredità di una vecchia coreografia di svariate stagioni fa; dispiace solo non aver trovato il modo di immortalare nessuno scatto.

Mi aspettavo il settore ospiti vuoto invece, al decimo minuto, ho una bella sorpresa: i supporter da Santarcangelo vengono sistemati in tribuna laterale, raggruppati dietro il drappo “Casualmente Ultras”. Sono una ventina i Clementini, il tifo è discontinuo, è vero, ma comunque provano in varie occasioni ad animare il settore, riuscendoci ampiamente in parecchie occasioni grazie ad alcuni cori secchi. Sventolano anche un bandierone gialloblu che accompagna il tifo per buona parte della gara.

A fine partita raccolgono il saluto della propria squadra, nonostante il passivo per 1-0, con un coro che rimarca la speranza di agguantare la zona playoff. Qualche gestaccio offensivo tra le due tifoserie, ma il tutto resta circoscritto a questo (eccetto il coro contro Cesena citato in precedenza).

Francesco Passarelli.