Dopo ben ventidue anni ritornano ad affrontarsi Sora e Campobasso, quarta serie allora, con tanto di appendice della sfida playoff della vecchia Serie C2, quarta serie oggi, seppur si tratti della D, la massima serie dilettantistica in cui entrambe giocano più specificatamente nel girone F.

Per questa prima mia volta al Claudio Tomei di Sora, trovo una cornice di circa 1.500 spettatori, dato di tutto rispetto per la categoria, a cui oltre che il pubblico di casa, concorre una buona partecipazione ospite, stimabile in 350 unità circa.

Bellissimo il biglietto da visita mostrato dalla curva di casa ad inizio partita: un bandierone copricurva, disegnato interamente a mano raffigurante il Sora Calcio nel lontano 15 agosto 1908 in Piazza Nova, in pieno centro storico, dove ai tempi venivano disputate le gare della compagine bianconera, prima ancora che l’odierno impianto venisse edificato. A margine, sulla balaustra, uno striscione con la prima denominazione della società.

Ottima cornice specie considerando che parliamo di un centro di circa 25.000 abitanti che comunque ha sempre garantito un ottimo zoccolo duro a supporto dei padroni di casa, così come avviene quest’oggi nel corso dei 90 minuti in cui, raccolto dietro gli striscioni 1988, SORA 1907 e VOLSCI, mantiene un elevato livello di tifo, con dei bei cori secchi che fanno breccia aiutati dal tamburo che coordina ed accompagna anche i cori più lunghi.

Pollice in su anche per la fattura del materiale, soprattutto i bandieroni sventolati costantemente durante la gara. Parecchio riuscite anche la due sciarpate, una per frazione, mentre da amante della musica Ska trovo personalmente molto apprezzabile un due aste che richiama la grafica della nota 2tone Records.

Nella ripresa la tifoseria di casa non molla ma rilancia, compattandosi ancora di più e segnalandosi per vari cori per la squadra e contro l’intera Ciociaria: in ambito storico infatti, Sora è sempre appartenuta alla Terra di Lavoro, afferente dunque più al versante campano che alla detta provincia di Frosinone. Nemmeno il gol subito negli ultimi minuti spegne la loro verve, tanto che riescono a tenere vivi i cori fino al fischio finale.

Passando al tifo ospite, sono circa 350 i supporter campobassani che riempiono per larga parte il settore ospiti del Tomei. Ottimo anche il loro inizio di partita, con una bella sciarpata unita allo sventolio dei bandieroni ed anche all’accensione di qualche torcia.

Tifo più “british” per gli ultras molisani, ma comunque positivo nei 90 minuti. Il repertorio canoro è quello consueto: dai cori per la squadra a quelli di sostegno per gli amici diffidati ed il movimento ultras in generale, oltre al “Campobasso” spezzato che rimbomba come non mai. C’è anche da segnalare un “Siamo tutti Stefano Cucchi”, visto che proprio in questo 22 ottobre ricorre l’anniversario della sua scomparsa.

Ampio sventolio anche delle bandierine del gruppo N.F.O. e della Balconata Sfarfuglio, simpatici anche i due aste TERZA GIOVINEZZA e PATANA E PALLONE. In mezzo a loro si segnalano presenze di tifosi rossoblù fuorisede sia dalla capitale che da Bologna. Tempo di una sciarpata che ha parecchio seguito nell’intero settore che dopo poco il Campobasso realizza la rete decisiva della partita, facendo impazzire tutti i presenti, qualcuno addirittura arrampicatosi sulla recinzione, con i successivi dieci minuti in cui il tifo si porta su livelli molto alti, alimentato dall’entusiasmo per il risultato.

Festa grande al fischio finale per il Campobasso ed i suoi tifosi, che celebrano questa vittoria che li riporta nelle posizioni nobili di classifica. Applausi anche del pubblico di casa per la loro squadra, che negli ultimi minuti ha sfiorato in più riprese il pareggio con clamorose occasioni da gol.

Tra le due curve niente di rilevante, anche se l’importante spiegamento di forze dell’ordine poteva far pensare ad altro: per arrivare allo stadio, ho dovuto superare tre sbarramenti e relativi controlli. Si chiude qua questo confronto fra due tifoserie sicuramente da seguire lungo tutta la stagione, in uno dei più belli girone F di questi ultimi anni dal punto di vista del tifo organizzato.

Francesco Passarelli