I motivi che ci spingono a raggiungere Sorrento, questa Domenica, potrebbero essere molteplici; il principale potrebbe essere sicuramente una città stupenda, baciata dal mare e ricca di attrazioni che, di fatto, la rendono meta privilegiata di tanti turisti, i quali l’affollano tutto l’anno. Ma non è così. Oggi, nella penisola sorrentina, si disputa un match dal fascino particolare: Sorrento-Foggia. Parliamo di una partita di C2, o meglio della terminale Seconda Divisione, oggetto di una discutibile riforma dei campionati nota a tutti, dall’ignara utilità.
I padroni di casa arrivano all’incontro odierno con ben due vittorie nelle ultime due partite, maturate nelle insidiose trasferte di Teramo e Chieti, segnale di grande crescita che, di fatto, ha visto i rossoneriabbandonare la critica posizione di qualche mese fa e proiettarsi a metà classifica. Andamento opposto del Foggia che, invece, nelle ultime due gare ha racimolato un solo punto con la Casertana, ma ciò non toglie meriti ai rossoneri ospiti che occupano comunque una brillante quarta posizione in graduatoria.
Le logiche di classifica, in un campionato “non logico”, lasciano il tempo che trovano, e quest’oggi servono solo a dare pepe ad una partita che si prospetta interessante e sentita sugli spalti.
Arrivati a Sorrento con largo anticipo, il clima di certo non è dalla nostra, ed il freddo pungente, la pioggia, ma soprattutto le raffiche di vento la fanno da padrona, dando alla stessa Sorrento un aspetto particolare, non noto, con turisti e residenti che preferiscono restare al coperto. Altre difficoltà si sommano a quelle climatiche, e riguardano l’accreditoal Campo Italia, che, fortunatamente (o sfortunatamente col senno di poi), vengono risolte dopo una buona mezzoretta. Da questo momento in poi abbiamo a disposizione un paio di ore e ne approfittiamo per girare per il centro di Sorrento, cercando di capire come vengono vissute le partite qui in Costiera. All’approssimarsi del match, ad onor del vero, oltre alle deviazioni stradali ed una vera e propria serrata delle attività commerciali esercenti lungo il percorso organizzato per gli ospiti, non scrutiamo più nulla.
L’ingente servizio d’ordine ci fa pensare ad un arrivo in massa della tifoseria ospite, ma, nonostante oggi i colori combacino, non vediamo né vessilli sorrentini, né foggiani.
Ritornati nei pressi dello stadio, notiamo un certo movimento delle FdO, il quale ancora una volta ci illude, e facciamo finalmente ingresso nell’impianto. Lo spettacolo che ci si presenta è deludente. Lo sguardo cerca prima di tutto la curva degli ospiti: una ventina di persone, sparpagliate per il settore, dove la bandiera a scacchi rossoneri sembra quasi rappresentare il marchio di fabbrica dei tifosi comuni, scongiurando qualsiasi speranza di assistere ad un tifo sostenuto per la squadra.
Il capitolo casalingo non è da meno: nella curva usualmente occupata dagli ultras, un visibile nastro biancorosso delinea la zona che non avrebbe dovuto essere travalicata, ma che invece viene occupata da una decina scarsa di ultras che sventolano una bandiera identificativa con su apposto “cani sciolti”. Il resto sella curva sarà occupato da ragazzini nella parte superiore.
Ci accontentiamo di ciò che c’è e, nella minuta tribuna del Campo Italia, raggiungiamo il lato destro per sentire all’opera il gruppetto, ma, nonostante la vicinanza, lo stesso non si fa sentire se non in qualche coro contro l’allenatore. Aria di contestazione dunque, nonostante il Sorrento in campo legittimasse il sacrosanto vantaggio, disputando una partita sontuosa.
A partita incominciata da un bel po’, notiamo l’ennesimo movimento delle forze dell’ordine nei pressi dell’ingresso al settore ospiti. Il dubbio che vi fossero ulteriori foggiani viene sfatato quando un coro secco e rimbombante dà finalmente uno sfondo degno di nota ad una partita di tale importanza: “senza tessera!” è il grido che si disperde per Sorrento, a testimonianza di un manipolo di Foggiani che, nonostante fossero consapevoli di non accedere allo stadio, hanno comunque accompagnato la propria squadra. Al di là di tutto, questo sarà l’unico coro percepito dall’interno dello stadio.
La partita termina ed il Sorrento vince meritatamente. La pioggia insieme alla partita cessa e di Sorrento resta un paesaggio spettrale, con molta foschia e con poche persone all’esterno dello stadio.
Spunti di riflessione ce ne sono in grandi quantità, incominciando dalla Tessera che ha privato l’ingresso dei Foggiani, passando poi per la protesta ad oltranza del tifo sorrentino abituato, molto probabilmente, ad un calcio più prelibato di quello attuale. Condizioni, queste, che hanno reso, dal punto di vista ambientale, una partita di Seconda Divisione in una partita di altre categorie, con soli 300 sostenitori sugli spalti. Un vero peccato.
Testo e foto di Andrea Visconti.