Siamo alle fasi finali di questa che sarà l’ultima stagione di Serie C2 (non mi piace e non mi aiuterò mai né al termine “Seconda Divisione” né “Lega Pro”). Oggi, al Paolo Mazza, si gioca il derby tra Spal e Forlì.
Giornata particolare oggi per i biancazzurri di casa: si ricorda la memoria di Ferdinando (detto Nando) Donati, ex centrocampista della Spal di fine anni ’70, con all’attivo più di 100 presenze (per l’esattezza 110) tra Serie B e Serie C (fu in campo anche nel celebre Spal-Milan 3-1 di Coppa Italia 1978/1979) nelle fila degli Estensi.
Per il sottoscritto è la prima volta al Mazza e devo dire che l’impianto ferrarese (per i settori di casa) è veramente niente male; purtroppo la capienza è stata notevolmente ridotta dai 19.000 posti agli attuali 7.500.
C’è rinnovato entusiasmo in casa Spal: dopo stagioni anonime e fallimenti, il pubblico biancazzurro è tornato con grande voglia a seguire le vicende degli undici di casa. Controllando qualche dato sul web, risulta che la media spettatori si aggira sulle 3.000 unità circa, con punta di 5.000 spettatori raggiunta per la sfida con il Rimini; una delle medie più alte non solo del girone A, ma dell’intera serie C2.
La curva di casa oggi si raggruppa dietro lo striscione “Non camminerai mai sola”, con al centro proprio lo striscione “Curva Ovest Ferrara”, segno che anche da queste parti è stata scelta la strada del progetto unitario.
A inizio gara, mentre le squadre scendono sul terreno di gioco, la Curva Ovest srotola un bandierone copricurva raffigurante la foto di Nando Donati ed uno striscione che recita “Seppellite il mio cuore al Paolo Mazza”, coreografia che sarà tenuta su anche nel minuto di silenzio (veramente bello). Dopodiché, alcuni ragazzi posizioneranno il bandierone in Gradinata all’angolo con la curva di casa ma, complice il forte vento, a fine primo tempo ritorna in curva e sarà nuovamente esposto ad inizio ripresa.
Inizia la partita ed il tifo dei ragazzi della curva è veramente impressionante: volume sempre alto (anche grazie alla copertura del settore), bandiere sempre al vento nella zona bassa (molto bella la bandiera con su scritto “Farò quel che potrò per la mia Spal”) e ragazzi che non mollano mai un secondo nell’incitare i loro beniamini (complice anche il vantaggio siglato al decimo minuto dal bomber di casa Max Varricchio). Anche la sciarpata nella zona centrale, verso la fine del primo tempo, è abbastanza riuscita. Nel secondo tempo la prestazione canora della curva di casa calerà di qualche decibel, anche per via dell’intensità del match che andrà via via scemandosi (eccezion fatta per il pareggio forlivese su rigore e le due espulsioni nelle fila di casa).
Unica pecca del pubblico estense, buona parte dei tifosi di casa utilizza la Curva Ovest come se fosse posizionata nei Distinti (settore chiuso): difatti, ai margini della curva, noto parecchia gente bella spaparanzata sui seggiolini (come si noterà dalle foto), un vero peccato.
Per quanto riguarda gli ospiti, circa 30-40 tifosi romagnoli (con striscioni di club) arrivano oggi al Mazza. Poco da segnalare per quanto riguarda il loro tifo; si sentiranno solo per qualche sporadico coro a inizio partita e per l’esultanza in occasione del pareggio della loro squadra. Non conoscendo l’attuale situazione del tifo biancorosso, non so dell’eventuale presenza di gruppi ultras organizzati. Per quello che ho visto coi miei occhi, posso solo constatare che di sicuro la categoria medio-bassa e la vicinanza con Cesena non aiutano la crescita di presenze per le partite dei biancorossi, sia al Morgagni, sia per le sfide in trasferta. Anche perché, se ricordo bene, a Forlì c’è una grossa storia cestistica alle spalle anziché nel calcio, che (a differenza della vicina Cesena, che monopolizza gli interessi calcistici della zona) ha visto solo qualche campionato di C1 tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ‘80.
Piccola nota a margine: i tifosi forlivesi, tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa, abbandoneranno il settore a loro dedicato, complice un veloce acquazzone accompagnato da un gelido vento, che terminerà proprio col rientro dei tifosi romagnoli sugli spalti a inizio ripresa. Bella “sfiga” capitare nell’unico settore del Mazza scoperto, sotto la pioggia e ogni tipo di intemperie, dopo una settimana intera di clima primaverile.
Al termine dei 90 minuti, le squadre (nonostante il clima teso a causa dello show in negativo dell’arbitro) si portano verso i loro rispettivi tifosi. Si conclude in parità questo derby (seppur in tono minore per entrambe le tifoserie) che accontenta di più gli ospiti e non i padroni di casa.
Prossimi impegni per le due squadre: la Spal domenica prossima sfiderà, allo stadio Menti di Vicenza, la seconda compagine della città berica, il Real Vicenza, mentre, per quanto riguarda il Forlì, riceverà allo stadio Morgagni la formazione piemontese del Bra (già retrocessa).
Testo e foto di Francesco Passarelli.