A livello mediatico ha destato un certo scalpore il caso della caserma dei Carabinieri di Piacenza, posta sotto sequestro per via di tutta una serie di abusi da parte di alcuni suoi militari, accusati a vario titolo di spaccio, estorsione, peculato, falso ideologico, ecc. [qui una più ampia cronaca dei fatti]. Sintetizzando, le reazioni dell’opinione pubblica si sono polarizzate su due estremi: da una parte i garantisti trincerati dietro la teoria delle poche mele marce che, alla luce degli eventi e a furia di ripeterla dal dopo G8 di Genova in poi, comincia a risultare un po’ abusata; dalla parte opposta chi invece punta il dito contro un sistema sbagliato e ormai corrotto che, ora più che mai, sarebbe ora di rivedere, a cominciare da una più ampia trasparenza operativa, passando, magari, anche attraverso numeri identificativi sulle divise, tanto per dirne una. Ovviamente anche il mondo ultras non poteva rimanere insensibile a tale argomento. Fra le prese di posizione in merito, segnaliamo questo striscione apparso in quel di Taranto: senza tanti giri di parole, quella di Piacenza viene condannata in maniera netta ed indicata non come un’eccezione ma come una triste regola.

MF