Nella sua lunga carriera da allenatore, quasi quarantennale, Eziolino Capuano ha girato in lungo e largo l’Italia calcistica. Ovunque sia andato ha lasciato comunque un segno forte, alcune volte entrando in conflitto con l’intero ambiente, sempre senza però mai tradire la sua indole. Personaggio istrionico, il tecnico campano ha accettato con la stessa carica e motivazione di sempre, l’ennesima sfida della sua carriera: salvare il Taranto e riaccendere l’entusiasmo di una piazza che ormai da troppi decenni viene prima sedotta e poi tradita. Il campionato dei pugliesi non è iniziato bene e, dopo le prime sconfitte, a pagare è stato l’allenatore. La società pugliese, guidata dal presidente Giove, ha infatti deciso di licenziare il tecnico Laterza, artefice della promozione dalla serie D alla C, e ha richiamato Capuano, a distanza di oltre 20 anni dalla sua precedente esperienza in riva ai due mari. I risultati, almeno per adesso, stanno dando almeno in parte ragione all’allenatore, capace di riportare il Taranto in acque più tranquille senza però essere ancora riuscito a riaccendere l’entusiasmo della piazza.

Nonostante gli ultimi positivi risultati infatti, gli ultras tarantini continuano a contestare apertamente l’attuale proprietà, disertando le partite casalinghe, ma presenziando fuori dai cancelli dello Iacovone; in Curva Nord si contano poche anime, in tutto lo stadio non si arriva nemmeno al migliaio di spettatori (875 secondo i dati ufficiali, ospiti e abbonati compresi, verosimilmente non tutti presenti), segno tangibile di una diffusa sfiducia nei confronti della società, considerata non all’altezza delle ambizioni, legittime, di una piazza che non riesce a rassegnarsi a tale destino.

La scena, così, la rubano gli ospiti: da Castellamare di Stabia arrivano oltre 150 stabiesi che, entrati nel settore ospiti di Taranto, dedicano i primi cori offensivi proprio alla società tarantina. I campani, da anni ormai, hanno un rapporto di mutuo rispetto con i gruppi tarantini e proprio per questo, in segno di solidarietà, decidono di appoggiare la loro protesta portando anche all’interno cori di sdegno verso la società rossoblu.

Il match sul campo non regala particolari emozioni tanto che le reti arrivano soltanto a dieci minuti dalla fine regalando la vittoria ai padroni di casa. Al triplice fischio, dal settore degli stabiesi si levano al cielo cori per la libertà degli ultras, mentre dalla curva nord tarantina, i pochi presenti fanno quadrato rispondendo ai tifosi ospiti quasi a ringraziarli per essersi schierati idealmente al loro fianco.

Foto di Fabio Mitidieri
Testo a cura della redazione