Quest’oggi al “Palascapriano” si disputa la seconda giornata del campionato di Serie B, prima partita tra le mura amiche per la compagine teramana, nel derby tutto abruzzese contro Pescara. Teramo piazza storica del basket italiano, dopo tanti anni di serie A si ritrova in Serie B con una squadra giovane e con un progetto a lunga scadenza con l’obbiettivo, in futuro, di poter tornare in categorie più blasonate.

Il “Palaskà” non si presenta gremito come all’epoca della serie A, ma è presente un buon numero di spettatori. Ad animare il tifo in curva non c’è più il gruppo “Inferno biancorosso”, che ai tempi d’oro seguiva il Teramo Basket lungo lo Stivale, ma in curva si posizione un gruppo di 15 ragazzi con lo striscione “Teramani”. Il bello di questo gruppo, nonostante i numeri, è l’essere formato da solo ragazzi di 16/17 anni, sintomatico di come la tradizione cestistica sia radicalizzata nel territorio, oltre che di speranza per il futuro e per il prosieguo del tifo.

Nel primo quarto l’organizzazione del tifo non è delle migliori, solo tamburo e cori effettuati in maniera incostante, ma a partire dal terzo riescono a supportare la squadra con cori e battimani, con tanta passione, riuscendo in alcuni momenti a trascinare tutto il “Palaska”.

Gli ospiti sono circa 30, non presentano gruppi ultras organizzati, ma sono solo famiglie, simbolo dello sviluppo della pallacanestro nella società. Di rado si fanno sentire con il coro “Pescara, Pescara”, provocando i fischi del pubblico locale e cori di rivalità territoriale.

Dopo una partita avvincente e giocata con energia da entrambe le formazioni, è Pescara ad imporsi con il risultato di 79-70

Andrea Palandrani