Sperando che quella appena cominciata sia la settimana decisiva sul fronte delle audizioni dinanzi alla Procura federale del presidente del Teramo, Luciano Campitelli e del direttore sportivo Marcello Di Giuseppe, entrambi indagati dalla Dda di Catanzaro per la presunta combine della partita Savona-Teramo, chi resta alla finestra interessato spettatore di una vicenda che suo malgrado l’ha gettato nello sconforto è la tifoseria. Ieri sera, al’indomani della conferenza stampa del presidente Campitelli, le componenti ultras Sedici Gradoni e Teramo Zezza hanno riunito i ranghi a piazza Sant’Anna per un incontro in cui valutare la situazione che mette a rischio il campionato di Serie B. E’ stata un’occasione utile anche per una sorta di ricompattazione tra i due gruppi, anche se nell’ambito della discussione sul momento giudiziario non sono mancate divergenze tra ala oltranzista e quella più moderata.
Intanto, a spegnere le polemiche divampate tra il club di via Oberdan e l’Ordine dei giornalisti, intervenuto per stigmatizzare l’atteggiamento tenuto dal patron Campitelli nei confronti di parte della stampa locale, la società di via Oberdan ha emesso un comunicato in cui sostiene che «l’ncontro con i media non voleva essere o rappresentare un momento di scontro con gli operatori delle varie testate, bensi agevolare la divulgazione delle notizie, in merito alla corretta e puntuale informazione su aspetti inerenti l’inchiesta in corso». «Il rapporto tra la Teramo Calcio e la stampa – prosegue la nota – è sempre stato incentrato sul pieno rispetto dei ruoli e delle funzioni. Il Teramo ribadisce dunque la piena e incondizionata fiducia nei confronti degli organi di informazione e si appella all’alta professionalità dei suoi operatori».