Erano 16 anni che la Casertana non giocava una partita tra i professionisti: infatti l’ultima stagione in serie C2 l’aveva disputata nel 1996-1997. Dopo di che solo serie D, Eccellenza e tante delusioni. Il ritorno al Pinto è coinciso con il rinnovo del gemellaggio con la tifoseria cosentina, anch’essa di grande spessore ma reduce da tante delusioni, con tanto di fallimenti societari.
I settori a disposizione, distinti e tribuna, sono quasi pieni, mentre nel settore ospiti sono stipati circa 300 Calabresi, con tanti striscioni. In molti sono senza maglietta a causa dell’eccessivo caldo. Non sono mancati gli apprezzamenti da ambo le parti: ad inizio partita i Calabresi hanno esposto uno striscione che rimarcava la fratellanza che c’è tra le due tifoserie, subito replicato dai Casertani che hanno ringraziato, a loro volta, con un coro che la dice lunga: “Caserta Cosenza nessuna differenza”.
Il tifo è stato molto buono, specialmente all’inizio, mentre poi c’è stato un po’ di calo a causa del caldo, anche se l’impegno non è mai mancato, anzi.
Tra gli altri striscioni da segnalare, da parte dei Casertani, uno pro-Siria, uno a favore dei Cosentini e l’altro di ringraziamento ad alcune personaggi che non sono riuscito a qualificare (se non sbaglio personaggi facenti parte del calcio casertano del passato). Su sponda cosentina, esposto uno striscione a favore di un tifoso deceduto.
Sugli spalti il risultato è di parità, mentre in campo vince il Cosenza grazie ad una papera del portiere casertano.
Emilio Celotto.