Per la quarta giornata di Lega Pro Seconda Divisione il Rimini ospita il Renate, squadra lombarda dai colori nerazzurri che viene usata come formazione satellite dalla più blasonata squadra nerazzurra di Milano, in qualità di serbatoio e vivaio per giovani di belle speranze, da far crescere e maturare in un ambiente senza pressioni.
Ovviamente, così come nello scorso anno, la stessa compagine non ha nessun tifoso al seguito, con buona pace della mia speranza che in questa stagione il settore ospiti non rimanga desolatamente vuoto. Rispetto alla vecchia serie C, negli ultimi anni, siamo passati da squadre di un certo spessore a piccole realtà più periferiche, e il Renate ne è un esempio, con un pubblico di qualche centinaio di persone in casa (se va bene) e nessuno in trasferta.
Sul fronte locale, dopo la buona prestazione di domenica scorsa a Santarcangelo, il pubblico, vista anche la bella giornata, si aggira sulle 1.000 unità, delle quali circa la metà ha sottoscritto l’abbonamento, dando fiducia a squadra e società dopo il deludente campionato scorso.
In Curva Est il gruppo Red White Supporters apporta una piccola modifica allo striscione, la scritta rossa viene accentuata maggiormente per darle più risalto sul fondo bianco. I ragazzi che si vogliono impegnare nel tifo, si posizionano al centro del settore e lo zoccolo duro si dà un bel da fare per sostenere il Rimini. Tra qualche bandierone e bandierine del centenario si cerca di colorare il settore, non mancano le manate a più riprese.
Nel primo tempo la curva tiene un ritmo sicuramente più elevato rispetto alla ripresa, anche la sciarpata ne è la dimostrazione, visto che quella del primo tempo è più compatta di quella abbozzata nel secondo. Purtroppo quando non si ha una tifoseria ospite di fronte gli stimoli possono calare durante la partita.
In campo il Rimini trova un’importante vittoria, aggiudicandosi l’intera posta in palio. Il solito Nicastro, da vero bomber, trafigge il portiere nerazzurro. Al fischio finale l’intera squadra si porta sotto la Curva Est per ringraziare i propri tifosi.
Gilberto Poggi.