Siamo alle battute finali di questa lunga ed impegnativa stagione calcistica e quest’oggi mi trovo in Toscana per seguire la partita di ritorno della finale play off d’Eccellenza nazionale, tornata che vede coinvolte le seconde classificate o le vincenti dei playoff regionali.

I locali del piccolo paese della Val di Chiana, San Donato in Poggio, nemmeno 800 abitanti, ritentano la scalata alla promozione in serie D dopo la retrocessione dello scorso campionato. Stessa cosa valevole per i portuali di Anzio, sempre retrocessi al termine della scorsa stagione.

Lo stadio è davvero piccolino ed è costituito da un’unica e piccola tribuna con annesso settore ospiti incorporato. I portodanzesi arrivano con un pullman e qualche auto privata, scendono dal mezzo che manca ancora una mezz’ora al fischio d’inizio. Fanno qualche coro, sventolano un bandierone e qualche bandiera, poi si avvicinano al cancello d’entrata che i custodi chiudono appena giungono nei pressi.

Nel frattempo comincia a piovere, la pioggia diventa sempre più forte man mano che passa il tempo, ma l’entrata viene loro ancora negata perché non tutti hanno il biglietto, secondo quanto sostengono i due addetti all’ingresso. Manca poco all’inizio delle ostilità e giustamente i tifosi cominciano a spazientirsi dato che ormai è più di un quarto d’ora che aspettano di entrare sotto una pioggia battente, così i toni finiscono per alzarsi, qualcuno minaccia di scavalcare quando finalmente il custode decide che è tempo di mettere fine al bagno e fa entrare i tifosi ormai zuppi d’acqua, che si sistemano dietro una ringhiera in ferro. Alla fine saranno circa un centinaio di cui la metà ultras.

Per i padroni di casa a livello ultras non esiste niente, ma c’è una colorata e simpatica delegazione di tifosi colombiani, amici e parenti della punta toscana, che si fa notare. La partita inizia ed incredibilmente l’Anzio, in nemmeno una decina di minuti, riesce a segnare due gol che sommati alla vittoria dell’andata, ottenuta con lo stesso risultato, li porta sempre più vicini al sogno di tornare in serie D.

Gli ospiti si fanno sentire molto con numerosi battimani e mani alzate e c’è anche un discreto sventolio di bandiere. Il tifo non accenna a diminuire nemmeno quando i locali riprendono la partita, pareggiando il conto dei gol, ma anzi cercano di spronare la squadra a non mollare e portare a casa questa importante promozione.

Nel secondo tempo la musica non cambia con gli ospiti che tifano continuamente ed in maniera lineare tant’è che sembra stiano giocando in casa. Numerose sono le bandiere al vento e quando la squadra segna il terzo gol, esplode letteralmente il settore che adesso vede sempre più vicina questa promozione.

L’intensità corale è alta e verso la fine cominciano gli olè a magnificare i propri beniamini che stanno portando a casa una meravigliosa promozione in quarta serie. Finalmente arriva il triplice fischio e possono sfogare la loro gioia insieme ai giocatori, che esultano e festeggiano ben oltre il fischio finale.

Per i padroni di casa c’è da segnalare solo l’esultanza ai gol e l’abbandono degli spalti molto prima della fine della partita.

Approfitto di questo spazio per ringraziare quanti mi sono stati vicino in un momento particolarmente difficile della mia vita, soprattutto ringrazio gli impareggiabili amici di Sport People che magari non vedi e senti spesso, ma che con sms e parole di conforto mi hanno aiutato a superare meglio la cosa. Dopo questi doverosi e sentiti ringraziamenti, auguro una buona estate e buone vacanze a tutti, in particolare a chi macina chilometri e chilometri in nome di un’ideale e di una passione e che per questo è costretto ad innumerevoli sacrifici e soprattutto ostacoli.

Marco Gasparri.