VIETARE PER NON GESTIRE.
Il “modus operandi” ormai lo conosciamo. Partita considerata a rischio? Trasferta vietata. Rischio incontri in autostrada tra due tifoserie? Trasferta vietata. Divieti ovunque, dalla serie A alla serie D. L’incapacità a gestire qualsivoglia situazione potenzialmente critica arriva nelle coppe europee, basti pensare ai “balletti” istituzionali prima di Napoli-Eintracht Francoforte. Aprono, chiudono, poi riaprono, poi richiudono, perdono il controllo, e si ritrovano pure attaccati dalla UEFA (e ce ne vuole per farsi riprendere da quegli inutili di Nyon). La cosa ancor più agghiacciante è che, nonostante le ripetute prove di incompetenza, nulla cambia, tutto rimane uguale. Lecce-Sampdoria vietata ai tifosi ospiti: diteci perché? E già che ci siete, spiegateci come sia possibile che l’Italia è uno dei pochi paesi che adotta questo approccio nella gestione dell’ordine pubblico? Perché tanti altri paesi affrontano le criticità anziché evitarle? Hanno voluto ed ottenuto le pene esemplari, hanno picchiato con il pugno duro sul tavolo, hanno invocato tolleranza zero e urlato “chi sbaglia paga”, e poi? Vietano trasferte ad intere tifoserie. Vi sembra giusto? Questo è gestire? Questo è fare il proprio lavoro? Ogni divieto è una conferma di incompetenza. Più vietano, più ci danno ragione quando diciamo che alla base, chi decide, Osservatorio in primis, è contraddistinto da una pochezza veramente unica.
BASTA DIVIETI, TRASFERTE LIBERE!