Non è la solita giornata di sport quella vissuta domenica a Torre del Greco, in quanto si gioca il derby tra Turris e Nocera, due squadre le cui tifoserie sono legate da un gemellaggio storico che dura ormai da oltre dieci anni.

Non è la solita giornata di tifo e spettacolo coreografico a cui siamo stati sempre abituati, perché questa è la giornata dedicata alla memoria di Luigi Como detto Leone, la cui scomparsa prematura ha lasciato entrambe le tifoserie nello sconforto e nel dolore.

La giornata inizia proprio con una delegazione di entrambe le tifoserie che si recano ala cimitero per andare a trovare il loro fratello ultrà. Il successivo momento di aggregazione che merita menzione per la cronaca, si registra alle 14,30 quando, le due tifoserie si riuniscono e fanno un corteo unitario con tanti cori fino allo stadio “Amerigo Liguori”, dove poi si dividono per prendere posto ognuno nel proprio settore: messo a disposizione dei molossi il settore distinti, mentre i tifosi corallini si accomodano in tribuna.

Prima dell’inizio della gara, i vari gruppi di entrambe le tifoserie entrano sul terreno di gioco e fanno il giro del campo, sventolando le bandiere e intonando cori che inneggiano al legame delle due tifoserie, in alternanza ricordando anche l’ultrà scomparso.

Una domenica dedicata al tifo ma soprattutto a Luigi Como, ricordato anche con uno striscione che recita: “In ogni stadio della nazione… il tuo ruggito con noi Leone”; i molossi invece mettono al centro settore una gigantografia di Luigi che lo raffigura nel suo personale “ruggito”, quello intonato sui gradoni degli stadi al seguito della sua squadra. Inoltre gli ospiti stenderanno un vessillo in cui ricordano la fratellanza tra Turris e Nocera.

Oltre che a Luigi, un pensiero va anche alle vittime della strage del ponte Morandi di Genova, che ha colpito anche Torre del Greco di cui erano originari quattro delle vittime: “14.08.18 Vittime dello Stato”, questo il messaggio esposto dagli ultras.

La partita in campo si conclude con la vittoria della Turris per 2-1 e coi fratelli nocerini che intonano un coro in cui invitano i fratelli corallini a pagare da bere.

Testo di Salvatore Varo.
Foto di Salvatore Varo e Antonio D’Acunzi.

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