Davide contro Golia. La minuscola Empoli contro la grande Juventus. Impossibile intavolare un paragone sia tra le tifoserie, sia tra le squadre. Soprattutto in termini di vittorie, fatturato e tradizione la Juventus ha sicuramente un altro passo e, nonostante l’attuale crisi del calcio italiano, resta comunque una squadra ed una società che sono nel top della classifica nazionale. Empoli resta una realtà splendida perché va decisamente controcorrente: un presidente ambizioso ma non ciarlatano, una società che continua a puntare sul settore giovanile, una tifoseria mai invadente ma sempre presente.

Dal punto di vista del tifo, i numeri sono infinitamente diversi ed anche questo pomeriggio le presenze stanno a dimostrare tale diversità. La Juventus è come da previsione in corsa per il primo posto della classifica del campionato italiano, ed i suoi ultras e tifosi non vogliono mancare ad un appuntamento che, sulla carta, è una semplice passeggiata. La posizione geografica di Empoli favorisce un notevole afflusso di juventini ed infatti, già diverse ore prima dell’inizio della gara, intorno allo stadio Castellani c’è un notevole afflusso di spettatori. Alla fine il colpo d’occhio dello stadio è sicuramente apprezzabile: bello il settore ospite pieno di tifosi bianconeri, bella la risposta della Maratona Inferiore che brulica di tifosi empolesi e, dato non insignificante, a prima vista posso dire che di personaggi di fede juventina nel settore empolese non se ne nota traccia.

Settore ospite che comincia ad animarsi ben prima del fischio iniziale del direttore di gara. Gli ultras juventini prendono posto dietro i consueti striscioni, le sigle ci sono tutte anche se i “Drughi” sono presenti solo con un paio di pezze. Da quanto ne so, ma non mi sbilancio oltre, lo striscione ha qualche problema ad entrare negli stadi per via del nome che non è propriamente da personaggi tutto casa e chiesa. I “Viking” si posizionano nello spicchio centrale ed a ben vedere catalizzano ed organizzano un tifo che può contare su un nutrito un numero di persone.

Gli empolesi fanno la propria parte. Striscioni e pezze colorano la Maratona e, dal punto di vista numerico, c’è da stare allegri visto che il settore conta pochissimi posti vuoti ed un nutrito gruppo di ultras già dalle prime battute fa capire di esserci.

Prepartita catalizzato dal pubblico di fede bianconera: le bandiere a due aste che si alzano di tanto in tanto confermano come il tifo juventino sia presente da nord a sud senza eccezioni, malgrado lo zoccolo duro sia sempre il solito. Tanta euforia da parte bianconera ed i primi cori sono per i singoli giocatori che stanno effettuando gli esercizi di riscaldamento. Una dedica particolare va al capitano Buffon, osannato dagli ultras ai quali il Gigi nazionale risponde con ampi gesti. Il feeling tra squadra e tifosi è sicuramente ottimo, le recenti vittorie ed alcune prestazioni ampiamente sopra le righe rafforzano un rapporto che – si nota lontano un miglio – è di quelli veramente indissolubili.

All’ingresso delle due squadre in campo poco da segnalare: le due tifoserie si fanno vedere con bandiere e bandierine, gli juventini aggiungono parecchie bandiere a due aste. E’ il tifo che catalizza l’attenzione ed il popolo bianconero parte con l’acceleratore premuto al massimo. Poi, come facile immaginare, l’intensità cala e a sobbarcarsi l’onere del tifo resta una bella fetta di persone. A tirare le file sono i “Viking” che comunque trovano un valido appoggio nei restanti settori. In alcuni casi il tifo non è male, anche se con certi numeri a disposizione è difficile toppare la prestazione. Diversi lanciacori si coordinano tra di loro per cercare di sfruttare al massimo il potenziale: il risultato è buono, visto che solo in rari casi vengono cantati cori diversi. Poi è impossibile fare cantare tutti i presenti: c’è chi accompagna i cori solo col battito di mani e c’è chi proprio segue diligentemente la partita ma, in fin dei conti, in tutti i settori c’è chi riesce a fare la propria parte.

Da parte empolese si va a strattoni: alcuni cori coinvolgono gran parte della Maratona, altri sono a discapito solamente degli ultras. Il tifo poggia sostanzialmente sul sostegno alla squadra, pochi fronzoli e tanta sostanza, anche se dal punto di vista del colore si cerca di farsi vedere con qualche bandierone sventolato. Tra le due tifoserie non corre buon sangue, anche se un po’ sorprendentemente sono gli juventini i primi ad accendere la miccia ed a portare avanti una rivalità che non è così passeggera. Empolesi e juventini si scambiano parecchi cori offensivi: i bianconeri augurano ai rivali la Serie B e li paragonano ai nemici viola; gli ultras azzurri tirano fuori dal cilindro i grandi classici del tema. Gli ultras bianconeri non possono non menzionare anche i rivali di Firenze e Torino, sponda granata, anche se questo pomeriggio gran parte delle offese le prendono pure romanisti e napoletani, che entrano di diritto tra le tifoserie poco amate. Probabilmente in questo caso va evidenziata la lotta in classifica tra Juventus e Roma e la contemporaneità della partita tra Napoli e Roma; a tal proposito, va evidenziata la misurata esultanza del popolo juventino al gol del Napoli che allontana la pericolosa Roma dalla vetta della classifica.

Qualche coro politico da parte degli juventini (che fanno di tutto per contrapporsi agli attuali rivali), si vede nel settore anche una bandiera con la croce celtica che sembra un po’ un ritorno al passato, quando certi simboli si vedevano di frequente negli stadi italiani. Sempre in fatto di repressione e cambiamento dei tempi, c’è da segnalare l’accensione di alcune torce da parte di entrambe le tifoserie: gli empolesi ne accendono un paio ad intermittenza, che vengono direttamente gettate nel fossato, mentre nel settore ospite, ai due gol segnati, vengono accese altrettante torce in maniera non proprio anonima. Speriamo che il gesto non porti a conseguenze più gravi: del resto ultimamente una sentenza ha stabilito che il non lancio della torcia e la semplice accensione non è catalogabile come atto violento o pericoloso, però la regolamentazione in materia è sempre lacunosa o comunque da prendere con le molle.

La partita termina con la vittoria della Juventus che comunque ha da sudare le proverbiali sette camicie per aver ragione di un Empoli tosto e quadrato. Fuori dell’impianto, la tifoseria bianconera viene fatta uscire contemporaneamente alla tifoseria di casa; la mossa non è delle più indicate perché molti pullman di tifosi ed ultras bianconeri si ritrovano chiusi nel normale traffico cittadino del post partita. Qualcuno ne approfitta per uscire dal pullman con fare minaccioso, c’è qualche carica di alleggerimento, ma tutto sembra svolgersi senza particolari problemi. Magari con un po’ più di accortezza si evitava pure di inscenare cariche e finte cariche che fanno sembrare particolarmente vivace il deflusso dei pullman.

Testo e foto di Valerio Poli