Il campionato di serie D presenta in alcuni gironi diverse nobili decadute e alcune formazioni che, da qualche anno, si stanno mettendo in luce anche grazie ad un seguito di tifosi ed ultras considerevole. Se il caso del Bari è emblematico di come il calcio ormai vada a rotoli, alcuni esempi di paesi o frazioni che tentano di coagulare intorno alla squadra una nutrita schiera di giovani e meno giovani, sono l’indice di come anche sugli spalti si stiano prendendo le distanze dai grossi centri per tuffarsi in realtà meno impegnative, dove poter fare un biglietto e godersi una partita è ancora un piacere. Mica che sia tutta rosa e fiori, però il fenomeno è lanciato ed è pure in crescita, segno ormai di un disagio profondo che le istituzioni non vedono oppure fanno finta di non vedere.

La Massese è ormai una habitué della categoria e purtroppo dire che la tifoseria meriterebbe almeno la serie C è quanto più di ovvio ci possa essere, ma la realtà è questa e a ben vedere gli ultras bianconeri sembrano aver preso coscienza della questione e fanno il proprio dovere in barba all’avversario che si trovano di fronte. Almeno in questa stagione, nomi alla mano, il girone toscano presenta qualche tifoseria degna di questo nome, perciò qualche incontro può essere sicuramente degno di nota.

Gli ospiti si presentano alla biglietteria desiderosi di uno sconto sul tagliando d’ingresso, la discussione tra qualche elemento della tifoseria ed alcuni dirigenti è piuttosto prolungata, l’accordo sembra non trovarsi ma alla fine gli ultras fanno il loro ingresso nel settore ospite, non so se pagando l’intero importo, dieci euro, oppure con una parziale riduzione. Ad ogni buon conto i prezzi del mercato sono ormai questi, basti pensare che ad una partita di calcio giovanile ormai si paga quasi ovunque cinque euro mentre a Roma, Torino (sponda Juventus) e Napoli in alcune occasioni, il prezzo di un biglietto di un settore “popolare” è equiparabile ad una rata dell’ex Equitalia! Naturalmente la desertificazione degli stadi è, però, colpa degli ultras, della mancanza di sicurezza e degli impianti fatiscenti!

Ultras massesi, tornando al tifo, fanno in pieno il loro dovere, sostengono la squadra per tutta la durata della partita, colorano il settore con qualche bandierina ed espongono pure uno striscione per ricordare i giorni in cui la società è stata nelle mani della curva prima di passarla alla nuova cordata pur mantenendo una quota di minoranza a fini di vigilanza sul proprio patrimonio più che altro affettivo. Altro fenomeno in crescita questo dell’impegno diretto dei tifosi, vediamo se in questo caso specifico arriveranno pure dei buoni risultati calcistici, seppur a Massa l’aspetto fondamentale è avere finalmente una società sana dopo stagioni in cui le problematiche erano praticamente all’ordine del giorno.

I locali si ritrovano in un angolo della tribuna coperta, qualche pezza a marcare il territorio e poi un sostegno che se non proprio continuo, è stato comunque degno di nota rispetto alle precedenti occasioni dove li avevo visti molto più passivi. Si fanno notare pure per un paio di bandieroni, mentre a fine partita propongono una sciarpata. Sicuramente l’aspetto numerico è il loro tallone d’Achille ma se continua la fuga dai grossi centri, vedi mai che le file si possano ingrossare? Intanto l’importante è esserci, fare gruppo e divertirsi.

Valerio Poli