Abbiamo pianto un po’ tutti.
Hanno pianto i nostri vecchi e i nostri giovani, i più navigati ed i ragazzi che si sono avvicinati da poco, qualcun altro probabilmente non ha ancora smesso.
Ci abbiamo tutti creduto come non mai in questa stagione, così difficile per chi come noi fa di aggregazione e partecipazione i cardini del proprio essere, ma è proprio da queste difficoltà, e dal modo in cui le abbiamo affrontate, che vogliamo ripartire.
Ci siamo stretti attorno alla squadra in ogni modo possibile, abbiamo fatto costantemente quadrato come tifoseria e lavorato incessantemente per non far mai mancare la nostra presenza e per tenere vive le attività di curva in un periodo dove spopolano immobilismo e tastieristi dilaganti.
Un ringraziamento di cuore va ai ragazzi e alle ragazze artefici e promotori di queste attività e ai membri dei vari gruppi con i quali abbiamo condiviso momenti di aggregazione, le 100 anime che in una notte infrasettimanale partono alla volta di Verona, senza alcun preavviso, per un saluto di 10 minuti alla squadra ne sono la prova: è una dimostrazione di attaccamento viscerale prima di tutto a noi stessi, alla nostra tifoseria e ai nostri simboli.
Dopo un duro colpo del genere solo da questo si può ripartire, ci sarà poi spazio per affrontare le dinamiche societarie e di squadra in vista dell’anno prossimo, e gli Ultras faranno come sempre la propria parte.
Forza Padova, Forza Padovani.