Davvero superba la cornice di pubblico presente quest’oggi al “Raffaele Mancini” di Fano, dove è in programma la super sfida tra i padroni di casa, secondi in classifica, e la capolista Maceratese. Circa 3500 gli spettatori locali, a cui vanno aggiunti gli oltre 400 biancorossi arrivati dalla vicina Macerata.

L’ingresso in campo delle due squadre dà inizio allo spettacolo tanto atteso. La Curva di casa, gremita in ogni suo posto, diventa in pochi istanti un muro granata; al centro sarà posizionato un grosso telo bianco raffigurante lo stemma dell’Alma mentre dai migliaia cartoncini tenuti su, compariranno enormi lettere di cartone che pian piano andranno a comporre il celebre motto di ogni fanese: “Un giorno all’improvviso.. mi innamorai di te”.

Girando la testa dall’altra parte, la mia attenzione ricade subito sull’insolita maglia indossata dai calciatori ospiti, sopra la classica “divisa ordinaria”: si tratta di una t-shirt bianca con raffigurato il volto di “Marco”, tifoso scomparso un anno fa in seguito ad una grave malattia.

A pochi istanti dal fischio iniziale, si recheranno infatti sotto il settore occupato dai propri sostenitori, dove nel frattempo è stato esposto l’enorme striscione “un anno senza Marco, mai dimenticato”, per depositare un mazzo di fiori in segno di cordoglio. Davvero un grande gesto.

L’intera gara sarà caratterizzata da numerosi sfottò tra le opposte tifoserie. I sostenitori di casa appariranno molto carichi già dalle prima battute, tant’è che il loro sostegno sarà impressionante per tutta la prima frazione. A metà primo tempo, degno di nota, il “cavallo di battaglia” del tifo granata: “un giorno all’improvviso”, cantato da tutta la Curva e durato diversi minuti, rimbomberà assordante in riva all’Adriatico; a seguire diversi battimani e un paio di cori pro diffidati.

Anche gli ospiti, nonostante l’elevato “volume” del tifo di casa, offrono un sostegno costante e di buona intensità; si fanno sentire con diversi cori a ripetere tra i quali un bel “Rata, Rata” ad inizio gara e a seguire un altrettanto possente “Noi siamo maceratesi”, poi un coro per i fratelli diffidati mentre nel finale colorano il settore con una bella sciarpata.

Nella ripresa, sconsigliata ai deboli di cuore, accade di tutto in campo: il direttore di gara assegna due rigori agli ospiti (tra l’altro sbagliati entrambi) e lascia i padroni di casa in dieci uomini. La gara si accende anche sugli spalti: i granata “sbottano” e fino al triplice fischio sarà un monologo contro tutti. Numerosi cori saranno effettuati all’indirizzo dell’arbitro, degli assistenti di gara e contro la lLga, senza mai dimenticarsi dei rivali biancorossi presenti quest’oggi e dei “cugini” pesaresi.

Per la cronaca la gara terminerà a reti inviolate, ma lo spettacolo visto al “Mancini” farà di questo, uno dei derby più belli visti dal sottoscritto.

Antonio Vortex