All’Euganeo va in scena un incontro sempre interessante: Padova – Mantova. Le due società hanno obiettivi diversi per il campionato in corso: una tranquilla salvezza per i mantovani e la promozione in Serie B per i padovani.  L’inizio di campionato sta confermando queste aspettative, seppur di scontato nel calcio non ci sia mai nulla.

Arrivo allo stadio con un po’ di anticipo e vedo come sempre i ragazzi della tribuna Fattori fare gruppo nel punto di ristoro classico situato vicino ai parcheggi dei locali.

Padova-Mantova è gara a rischio per le forze dell’ordine, visto che anche nella scorsa stagione le due tifoserie vennero alle mani al Mantelli.  Ma “salutare” gli ospiti qui all’Euganeo non è per nulla facile, anzi. Se si cerca di andare dall’altra parte si è subito visibili. Un rischio grandissimo visti i numerosi e lunghi Daspo che vengono ora dati agli ultras.

Sono meno di cento gli ultras giunti dalla terra che fu dei Gonzaga: quasi tutti appartenenti agli Ultras Mantova, mentre davvero poche le persone dei club biancorossi presenti.  I ragazzi fanno subito gruppo e con le pezze sempre in mano (impossibile appenderle viste le gigantesche pubblicità che la società del Padova ha posizionato proprio li davanti al settore ospiti), cominciano subito i cori di sfottò.

Come tutti sanno, allo stadio Euganeo è difficile farsi sentire da curva a curva, ma questa sera sia i mantovani, pochi ma buoni, che i padovani si sono contraddistinti con cori a volte molto forti.

I mantovani non mollano mai e per tutti i 90 minuti sostengono i giocatori che tentano, e alla fine meritatamente ci riescono, a portare a casa un punto che fa molto comodo in un campo altrettanto difficile. Finirà 0-0 tra i fischi di molti padovani, ad eccezione della curva che ancora una volta incita i ragazzi.

Durante il primo tempo i mantovani espongono uno striscione in onore di Emilio, ultras Brescia mancato improvvisamente durante la settimana.

La Fattori inizia con dei bei cori, sfottò ai mantovani, e poi anche cori contro le forze dell’ordine. I tre ragazzi che dal centro curva fanno partire i cori, per tutta la partita si danno da fare per coinvolgere il più possibile il settore. Devo dire che ne esce un buon tifo, con delle belle mani alzate. I vari gruppi hanno raggiunto un buon equilibrio e questo li spinge a tifare tutti compatti per il Padova.

Marcello Casarotti.