Erano diversi anni che Venezia e Cesena non si incontravano allo stadio Pierluigi Penzo, match che solo una decina di anni fa richiamava il pubblico delle grandi occasioni sia per la bella sfida che si annunciava in campo ma anche e soprattutto per la storica e accesa rivalità esistente tra le due tifoserie, a causa della quale non venivano mai a mancare scontri anche violenti dentro lo stadio e fuori, nella pineta di Sant’Elena.
Al Penzo si sono presentati questa volta circa 200 tifosi da Cesena mentre la tifoseria di casa non è apparsa troppo in forma, limitandosi all’ordinaria amministrazione e intonando i soliti cori a sostegno della squadra e qualche sfottò nei confronti dei dirimpettai romagnoli.
I bianconeri si sono disposti nel loro settore esponendo molti stendardi e sventolando alcune grandi bandiere. Il gruppo principale, come si vede nelle fotografie, era posizionato subito dietro la porta, mentre altri tifosi erano dispersi solitari nel resto del settore.
I veneziani invece, riempiono come il solito quasi tutta la loro curva, lasciando però entrambi i lati scoperti e risultando non molto colorati con poche bandiere e stendardi, che vengono esposti esclusivamente durante le sciarpate e il “Pope”, coro storico degli arancioneroverdi.
Esposto sulla rete c’è CURVA SUD VENEZIAMESTRE, posizionato sullo stesso possiamo vedere gli stendardi degli amici di Sandonà e di Modena oltre a quello dei sempre presenti ragazzi di Chioggia. Ai lati c’e, da una parte lo striscione MUMMIE, gruppo creato di recente, e dall’altra lo striscione GIOVANI PUMA in memoria di Michael Groppello, e più in là un altro striscione più piccolo per i ragazzi diffidati, ASSENTI PRESENTI.
Da segnalare un simpatico siparietto accaduto nei minuti iniziali della partita, quando la Curva Sud veneziana ha intonato il coro “quando venite, a piedi quando venite” al quale i cesenati hanno subito risposto con “come scappavi, coniglio come scappavi” per rimembrare l’ultima volta in cui si era giocato contro e fu un pomeriggio piuttosto movimentato….
Successivamente la partita è proseguita in campo in maniera abbastanza sonnolenta, pure nelle curve la foga iniziale è andata via via assopendosi e le tifoserie si sono limitate a pochi cori, qualche battimani e un paio di sciarpate degne di nota ma nulla di più.
Tutto questo fino alla metà del secondo tempo, quando i ragazzi di Inzaghi hanno sbloccato il match svegliando dal torpore nebbioso della laguna veneziana sia i tifosi cesenati che speravano nel pareggio, sia i veneziani esaltati da una possibile vittoria, dopo due mesi in cui i 3 punti sembravano improvvisamente diventati un miraggio, sia in casa che in trasferta.
La partita si è conclusa con la vittoria dei lagunari e la squadra arancioneroverde a festeggiare sotto la Sud una vittoria che serviva proprio per tenere lontani gli spettri dei bassifondi della classifica e rasserenare un po’ un ambiente ultimamente attraversato, si spera a torto, dai brutti ricordi di tre fallimenti in nemmeno dieci anni.
Luca Marchesini