Il Penzo regala agli appassionati di calcio la duplice possibilità di assecondare le richieste di mogli molto spesso trascurate da mariti ossessionati dal calcio: viaggio tra i canali di Venezia per lei, avvincente partita in uno stadio che ha mantenuto una struttura affascinante, nonostante i vari lavori susseguitesi negli anni, per lui.

Nella città lagunare si affrontano due squadre costruite per il salto di categoria, ma che nelle ultime giornate hanno rallentato la loro corsa: 6 punti nelle ultime 5 per il Frosinone e 4 punti nelle ultime 3 giornate per il Venezia. Quella che ne viene fuori è una partita abbastanza noiosa dove entrambe le compagini cercano di non farsi troppo male.

Per fortuna sugli spalti il match è più avvincente e gli oltre 4 mila spettatori ne sono la riprova: in un passato, neanche tanto lontano, una partita di cartello avrebbe richiamato molta più gente, ma nel calcio sempre più spezzettato le presenze odierne sono un ottimo risultato. Il Venezia inoltre paga l’antica diaspora con gli “anti” unionisti di Mestre che tiene lontano dalle gradinate una parte di potenziali tifosi della terra ferma, quelli che al VeneziaMestre hanno preferito la squadra che porta il solo nome di Mestre.

I ciociari saliti in laguna sono circa 200 e con bandieroni sempre al vento colorano il settore ospite dello stadio lagunare. Con l’apertura delle trasferte anche ai non tesserati, o meglio di alcune trasferte, sono tornati a viaggiare con continuità anche gli Uber Alles e il Vecchio Leone che, insieme ai Frusinati, formano un tridente di tutto rispetto per la categoria. I Veneziani colorano la curva con un paio di sciarpate e sosteranno gli 11 in campo per tutti i 90 i minuti. Tra le due tifoserie non si registrano cori di schermo e di conseguenza non c’è nulla da segnalare sul fronte dell’ordine pubblico.

Marcello Casarotti.