Verona, 20 novembre 2017 – ore 20,45
Stadio Marcantonio Bentegodi
Hellas Verona – Bologna
13^ giornata Serie A 2017/18
Situazione a dir poco disperata per il Verona di Fabio Pecchia che dopo 12 giornate ha raccolto solo 6 punti ed occupa solitario il penultimo posto in classifica, a tre punti dal Genoa (avversario del Verona fra due giornate) terzultimo con 9 punti.
Quindi dopo solo 12 turni di campionato si parla già di partite all’ultima spiaggia per la compagine gialloblu.
La società si dimostra sorda al disappunto della tifoseria veronese che accusa l’allenatore Fabio Pecchia per le sue scelte sicuramente discutibili sulle formazioni fin qui mandate in campo e questo crea uno stato di sottile malessere nei tifosi che oltretutto, giornata dopo giornata, si va facendo sempre più palpabile.
Il Bologna, sicuramente in una posizione più tranquilla in classifica con i suoi 15 punti fin qui conquistati, porta a Verona circa 700 tifosi che entrano allo stadio una ventina di minuti prima del fischio d’inizio. Sistemati nel settore ospiti a loro riservato, espongono le pezze di chiaro stampo britannico accompagnate da diversi bandieroni rossoblù.
Nonostante la rivalità che da sempre divide le due tifoserie l’atmosfera all’esterno dello stadio è tutto sommato molto tranquilla. Pochi i cori offensivi sia da una parte che dall’altra
Ad inizio partita discreta sciarpata dei tifosi bolognesi e solito sventolio di bandiere in curva sud, dove viene esposto uno striscione in ricordo di Roger, tifoso gialloblù prematuramente scomparso nei giorni scorsi in seguito ad una grave malattia.
C’è molta attesa fra i tifosi veronesi per questa partita che potrebbe determinare, in caso di vittoria, l’aggancio del Genoa e un riavvicinamento al gruppo delle squadre coinvolte nella lottare per la salvezza e diversamente potrebbe invece aggravare in maniera quasi irreversibile la posizione in classifica e segnare un esito che nessuno ancora accetta, ma che serpeggia nell’ambiente come un fantasma. Quindi è scontato che ci si aspetta dai giocatori in campo l’ennesima e forse definitiva prova di orgoglio più volte chiesta a gran voce nelle giornate precedenti, ma mai vista in campo.
Il doppio vantaggio, ottenuto con Cerci e Caceres, illude i tifosi del Verona che forse questa prova di orgoglio si possa materializzare, ma proprio quando la partita volge al termine una doppia zampata del Bologna, prima con Okwonkwo e poi con Donsah, ribalta il risultato e getta nello sconforto totale, misto ad un senso di rassegnazione i 15.000 accorsi al Bentegodi nonostante la gelida temperatura serale. Di contro i tifosi rossoblù, approfittando di un normale calo del tifo veronese di fronte a tanta mediocrità, intonano a gran voce cori a sostegno della propria squadra.
Preso di mira soprattutto Destro che, dopo il primo pareggio del Bologna, si è reso protagonista di un’esultanza scomposta e fuori luogo sotto la curva dei tifosi veronesi, che lo hanno bersagliato con cori poco amichevoli per il resto della partita.
Verso la fine della partita viene appeso uno striscione con scritto “VETRINE CHE CI AFFRONTANO NON CE NE SONO PIU’ – La Naboli Uldrà” ironicamente rivolto all’episodio che ha visto protagonisti alcuni tifosi napoletani che, nella partita contro il Chievo, hanno assaltato un bar del centro città arrecando danni alle strutture e alle vetrine.
Il triplice fischio finale sancisce la vittoria forse insperata del Bologna e la conseguente sconfitta dell’Hellas che rende ancora più critica la sua posizione in classifica, confermando il penultimo posto in classifica.
Scatta inevitabile la contestazione che, anche se contenuta entro certi limiti, fa capire ai protagonisti di questa ennesima figuraccia casalinga che la pazienza dei tifosi si sta esaurendo, prima fischiando sonoramente i giocatori che avevano abbozzato un saluto sotto la curva che è stato categoricamente rifiutato e poi proseguendo all’esterno, davanti all’uscita degli spogliatoi. Contestati duramente il presidente Setti e il direttore sportivo Fusco che in tarda serata, durante la conferenza stampa del dopo partita, hanno confermato ancora Pecchia alla guida del Verona, soluzione assolutamente non gradita dalla tifoserie.
Le prossime partite a Sassuolo e in casa con il Genoa saranno quindi determinati per il futuro, già fortemente compromesso, dell’Hellas Verona.
Gianfranco Corradi