Bellissimo colpo d’occhio allo stadio Romeo Menti per questo derby del Triveneto molto sentito, che vede di fronte Vicenza e Trieste, due tifoserie fra le migliori della serie C. L’attesa è sempre alta per queste partite, tra l’altro le squadre sono anche appaiate in classifica al terzo posto del girone A con 46 punti dopo 27 giornate. Visto che Mantova e Padova sono oramai irraggiungibili, quello di oggi è un piccolo spareggio per una terza posizione di classifica che, a fine stagione, varrà qualche turno in meno della sfiancante lotteria dei play-off promozione.

Il Lanerossi è in forte ripresa dopo ben quattro vittorie di fila e la frattura tra tifosi e giocatori pare essere stata se non rimarginata, quanto meno lenita. Dopo il cambio di allenatore e l’uscita nel mercato di gennaio di quelle che la piazza giudicava “mele marce”, la Sud berica tutta è pronta per dare il meglio di sé per arrivare ad una nuova vittoria. I Fedelissimi invece, seppur terminata la contestazione, preferiscono ancora assistere alle partite in silenzio.

Il muro della Curva Sud vicentina oggi appare granitico e compatto, c’è voglia di farsi sentire e lo si nota sin dai primi minuti della partita con cori di ottimo livello. Gran parte della curva segue i lanciacori, torna il classico “Lane-Lanerossi alè” che anche da solo basta a far sempre una gran bella figura ed accendere i cuori e la voce di tutti. Da segnalare la bellissima fumogenata ad inizio gara, molto riuscita e d’impatto. Davanti ad una storica tifoseria rivale e con il Vicenza che gioca bene e vince per 2-0, oggi la Curva Sud non ha avuto problemi ed il tifo ne è risultato ottimo. Con i vicentini presenti i gemellati di Udine e Reggio EmiIia. I Fedelissimi si distinguono per uno striscione dedicato a Furlan che recita “Stefano Presente”, a cui seguono applausi di approvazione da parte dei triestini.

La curva alabardata, reduce da un grande lavoro svolto per onorare i 40 anni dalla morte del povero Stefano Furlan (8 febbraio 1984), con tra l’altro eventi ancora presenti e previsti in città, in primis la mostra “Col tuo nome addosso”, affronta la trasferta di Vicenza non proprio con il vento in poppa. Sono già tre le sconfitte consecutive e l’atmosfera, dopo l’esonero di mister Tesser, un lusso per la serie C, non è certo delle migliori. Con la società e con i giocatori la tensione è alta e i tifosi dell’Unione cominciano ad essere stanchi. Sono comunque 230 i triestini presenti oggi, anche se le ultime sconfitte hanno scoraggiato molti e la trasferta numerosa che tutti si aspettavano sino a soli venti giorni fa, alla fine si è ridimensionata in virtù del periodaccio in campo. Ma ai presenti, quelli sempre disposti a fare sacrifici e ad esserci prima di tutto per la città e per la maglia, non manca certo la voglia di tifare per l’Alabarda. Curva Furlan e Gruppo San Giacomo non smettono mai di incitare. Solo a fine gara, delusi per l’ennesima prestazione sotto tono dei giocatori, fanno volare parole pesanti nei confronti della squadra.

Marcello Casarotti