Scontro diretto fra due formazioni che la stagione scorsa si contendevano la Serie A, alla quale sono state promosse entrambe senza passare dai play off, e che quest’anno lottano appaiate per non retrocedere da questo sogno appena raggiunto.

Per questo delicato incontro, il Carpi decide di favorire l’afflusso di quanti più tifosi possibili, ribassando i biglietti in Curva Montagnani a soli 3 €. Grazie anche a questa iniziativa, le presenze risultano senz’altro migliori rispetto alle partite precedenti, anche se alcuni gruppi continuano a boicottare la scelta di giocare a Modena e non a Carpi, il cui impianto attualmente non è in regola per la Serie A. Il calcio è evidentemente anche una questione di radicamento ed identità con la città e la popolazione rappresentata, punto su cui i tifosi più intransigenti non vogliono recedere.

A partecipare al tifo è solamente la parte centrale del settore, che accende un fumogeno mentre entrano i giocatori in campo, sventolando 4-5 bandieroni e diverse bandierine. Per quasi tutta la partita, con qualche pausa fisiologica per riprendere fiato, il loro tifo risulterà buono se rapportato ai pochi mezzi numerici che hanno a disposizione. Nel finale raccoglieranno un ringrancante 2-1 e qualche maglia lanciata dai giocatori accorsi sotto al settore per condividere la gioia di questi tre punti di importanza vitale.

Il tifo ospite è di grande impatto numerico e visivo, con circa 1.300 presenze raccolte dietro l’unico striscione “FRUSINATI” tenuto a mano nella zona centrale per tutta la partita. Un paio di lanciacori si disporranno sulla vetrata per coordinare un tifo positivo e a cui tutti partecipano. Per l’intera durata della partita, diversi bandieroni ravviveranno col loro colore la prestazione ospite, specie nei momenti di stanca in cui il volume del tifo veniva meno per ovvi cali fisici.

Da segnalare, a margine, una piccola vittoria per la rappresentanza non tesserata frusinate, che risponde alle sigle del “Vecchio Leone” e “Uber Alles” e che è riuscita a guadagnare l’ingresso al settore acquistando biglietti per la curva di casa. Una volta tanto ha vinto anche il buon senso: non di rado chi riesce in qualche modo a mettere in corto circuito questo assurdo sistema repressivo, finisce o per essere rispedito al mittente senza pietà o addirittura diffidato. Chi tanto blatera di voler riavere gli stadi pieni, dovrebbe fare di questo dannato buonsenso il proprio caposaldo.

Fabio Bisio.