Giornata mite al Gavagnin-Nocini di Borgo Venezia in occasione della sfida tra Virtus Verona e L.R. Vicenza. Nel piccolo stadio veronese sono presenti circa 1.500 spettatori di cui 700 giunti da Vicenza, molti dei quali anche in tribuna, vista la limitata capienza del settore ospiti.

 I magnagati espongono numerose pezze tra le quali spiccano quelle dei gruppi Zona Mucchio, South Terrace, Crew e CSD. Ad inizio gara il tifo vicentino fatica a carburare nonostante il settore sia completamente pieno e compatto. I lanciacori devono darsi parecchio da fare per coinvolgere tutto il settore: per tutto il primo tempo, a parte qualche battimani e qualche coro ben riuscito, c’è poco altro da segnalare. Il tifo berico non pare insomma in gran forma.

Allo stesso modo la squadra biancorossa, tecnicamente nettamente superiore alla Virtus, non sembra essere particolarmente in giornata e dopo essere passata in vantaggio si fa riprendere dai rossoblu, molto volenterosi e  che meritano pienamente il pareggio.

Da segnalare che le bandiere dei principali gruppi della curva vicentina sono state utilizzate come delle bandiere copri-curva in quanto non è stato consentito loro di portare le aste all’interno dell’impianto.

Nel secondo tempo invece tutto si capovolge e il tifo vicentino va inesorabilmente in crescendo fino a divenire una vera e propria bolgia, esibendo cori possenti e battimani seguiti da tutto il settore.  La spinta c’è e sicuramente anche i giocatori ne giovano. L’apoteosi biancorossa si ha quando il Vicenza segna il gol del definitivo 2-1, galvanizzando ulteriormente la propria tifoseria.

Il gruppo dei tifosi locali, composto perlopiù da una trentina di persone raggruppate dietro lo striscione RUDE FIRM, fa il possibile, canta e sventola le bandiere per tutta la partita: nonostante il numero risicato non fa mai mancare il proprio sostegno alla squadra virtussina.

La gara in campo si conclude poi con i festeggiamenti da parte dei vicentini che si portano a casa tre punti importanti. Anche i tifosi del Virtus Verona applaudono i propri giocatori che ce l’hanno messa tutta, affrontando senza paura una delle corazzate del girone B della Serie C.

Testo di Luca Marchesini.
Foto di Marcello Casarotti
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