Viterbese-Empolitana 3-1, Coppa Italia Eccellenza 2013/14

Viterbese-Empolitana 3-1, Coppa Italia Eccellenza 2013/14

La mente geniale di chi gestisce il Comitato Regionale Lazio (dicesi anche Melchiorre Zarelli) ha fatto sì che quest’anno la Finale di Coppa Eccellenza, generalmente programmata per il 6 gennaio, si disputasse nel bel mezzo di una qualsiasi settimana lavorativa. Logica conseguenza: affluenza di pubblico a dir poco dimezzata. A contendersi la coppa sono Viterbese ed Empolitana. Lo stadio è l’8 Settembre di Frascati. Quanto meno non lontano da casa.

La partita è programmata per le 14:30, quindi con tutta calma posso partire dalla stazione delle autolinee di Anagnina quando sono le 13. Per una manciata di minuti precedo la campanella d’uscita delle scuole, evitando così di mischiarmi allo stuolo di adolescenti che generalmente si riversano sui pullman per i Castelli Romani. Così a viaggiare siamo davvero in pochi e la mezzora che mi divide dal grazioso paesino ai piedi del Monte Tuscolo passa velocemente. Rispetto ad altre volte non faccio l’errore di scendere al capolinea principale, scendendo dal pullman proprio sulla strada in cui è sito lo stadio frascatano. Intravedo già diversi tifosi della Viterbese, che nonostante il giorno lavorativo e l’orario improponibile hanno scelto di sostenere i gialloblu in questa importante

Viterbese-Empolitana 3-1, Coppa Italia Eccellenza 2013/14

Viterbese-Empolitana 3-1, Coppa Italia Eccellenza 2013/14

sfida. Una volta raggiunti i cancelli d’entrata sono costretto a subire la perquisizioni dei numerosi agenti posti prima degli accessi. Rimango alquanto allibito; è una partita dove sarà presente praticamente una sola tifoseria, probabilmente neanche molto numerosa, eppure sembra si giochi la finale di Coppa Italia all’Olimpico. Prima di entrare in campo resto ad aspettare l’arrivo degli ultras gialloblu, che avviene con un corteo interrotto, logicamente, dalle perquisizioni. C’è persino qualche graduato a fare servizio d’ordine e mi viene da sorridere (per non piangere) nell’osservare come controllino minuziosamente striscioni e stendardi. Ormai siamo all’assurdo. La psicosi tifoso=piaga sociale è talmente ben radicata che tra poco mi aspetto il servizio d’ordine anche per una gara di pulcini tra Libertas Centocelle e Grifone Monteverde. Ne sarebbero capacissimi.

Viterbese-Empolitana 3-1, Coppa Italia Eccellenza 2013/14

Viterbese-Empolitana 3-1, Coppa Italia Eccellenza 2013/14

Finito lo squallido teatrino decido di entrare. La cosa bella di questo campo è l’ampia pista d’atletica che lo circonda e permette di scattare in tutta tranquillità. Davanti a me c’è l’unica tribuna: a sinistra i viterbesi, a destra i tifosi dell’Empolitana. Numericamente direi, circa 300 i gialloblu, un centinaio abbondante i verdeblu, senza alcuna presenza ultras. Alla rete verrà attaccata una sola pezza con il simbolo della città ed il motto In hoc signo vinces. Gli ultras della Viterbese, invece si sistemano sullo striscione Questione di Stile, guarnendo la balaustra con numerose pezze. A tifare, in totale, sono quantificabili attorno alle cento unità. Un numero tutto sommato prevedibile, viste le difficoltà logistiche della partita.

Viterbese-Empolitana 3-1, Coppa Italia Eccellenza 2013/14

Viterbese-Empolitana 3-1, Coppa Italia Eccellenza 2013/14

Le due squadre fanno il loro ingresso in campo ed i Viterbesi si mettono in mostra con una fumogenata nera ed il lancio di un paio di bomboni, che non fa mai male. L’arbitro fischia l’inizio e per le due squadre comincia la contesa. Gli ultras gialloblu si danno subito da fare facendo rimbombare un paio di bei cori a rispondere. La voce c’è, la voglia pure ed il loro tifo è molto buono, colorato anche dal continuo sventolio di un paio di bandieroni di ottima fattura. In campo le cose non si mettono bene e l’Empolitana passa quasi subito in vantaggio. E, visto l’andamento della partita sino a quel momento, la rete è anche meritata. La squadra di Solimina, infatti, sembra esser scesa sul terreno di gioco con poca voglia, quasi dando per scontato una vittoria che non lo è per nulla, contro un’avversaria a dir poco ostica che nel suo cammino aveva già eliminato un’altra contendente alla vittoria finale del campionato, quel Rieti battuto 3-0 al Centro d’Italia in occasione della gara di andata dei quarti di finale.

Viterbese-Empolitana 3-1, Coppa Italia Eccellenza 2013/14

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I tifosi giunti dalla Tuscia non mollano e non smettono di cantare. Molto belli i battimani e devo dire che ho trovato molti cori davvero originali. La sciarpata eseguita sulle note di Ti sento vivere degli 883 mi risulta davvero nuova come cosa. In un periodo in cui ormai è tutto un copia e incolla o nei peggiori casi un’emulazione dei cori delle Barras argentine visti su YouTube ed adattati, quasi sempre indecentemente, alle curve italiane, va lodato chi ancora prova ad usare la propria fantasia. Che poi sarebbe alla base del movimento ultras.

Ciononostante, mentre filosofeggio sugli ultras, il primo tempo finisce e ad inizio ripresa la Viterbese trova quasi subito il pari, concedendomi una bella esultanza sotto il settore. Tutti aggrappati alla rete a ricevere l’abbraccio dei tifosi. Un vantaggio che illude però il pubblico di fede gialloblu, quando infatti Vegnaduzzo e compagni sembrano padroni del gioco, l’Empolitana ritrova il vantaggio in contropiede e, pochi minuti dopo, chiude i giochi ancora in contropiede, per la sfrenata esultanza del tecnico verdeblu che si mette in ginocchio giungendo le mani e gridando “Dio esiste!”. La folkloristica gioia del mister mi fa pensare “Ma se per far esistere Dio, basta vincere una Coppa, allora Mourinho è il Papa ed i tifosi della Lodigiani sono la reincarnazione di Lucifero?”. Un quesito che forse non verrà mai assolto.

Viterbese-Empolitana 3-1, Coppa Italia Eccellenza 2013/14

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Ciò che sembra essere sicuro invece è la sconfitta della Viterbese con i tifosi che si lasciano andare al classico “Che sarà sarà” ed applaudono comunque la squadra. Il vero obiettivo resta il campionato che attualmente vede i Cimini al primo posto con un buon margine sul Rieti. Finisce così 3-1. Tutta l’Empolitana si porta sotto il settore dei propri tifosi per festeggiare e, dopo aver ricevuto la Coppa, classiche esultanze con spumante e balletti improvvisati. Peccato che il tutto sia avvenuto in forma ridotta (“per venire incontro alle vostre capacità mentali” come diceva il buon Panfilo Maria Lippi a Mai dire Gol) privando a molti tifosi l’opportunità di assistere al match. Ma del resto, finché c’è Zarelli c’è speranza. Di assistere in diretta ai funerali del calcio dilettantistico.

Testo e foto di Simone Meloni.