Sabato 04.08.2018
Bundesliga (Austria)
FC Wacker Innsbruck – SK Sturm Graz 2 : 3
Stadion Tivoli, Innsbruck
Spettatori: 7.820
La mia vicinanza all’Austria mi dà la possibilità di visitare già partite di competizioni in un momento in cui, quasi in tutta Europa, si giocano solo amichevoli, le quali in generale non mi riescono proprio a entusiasmarmi. Oltre a ciò, una partita di calcio in Austria mi offre sempre tutto che io possa desiderare quando entro in uno stadio…
Oggi la macchina mi porta a Innsbruck, capoluogo del Tirolo. La squadra locale, l’FC Wacker Innsbruck, è stata per quattro volte campione d’Austria (l’ultima nel 2002), ma gli ultimi loro 15 anni sono stati caratterizzati da retrocessioni, bancarotta, cambio del nome, fusioni e tristezze di ogni sorta. Fino al momento in cui i membri della società hanno deciso di rimboccarsi le maniche e portarsi fuori dalla delicata situazione in cui si trovavano, a cominciare da alcuni cambienti simbolici ma importanti come l’adozione della denominazione tradizionale “FC Wacker Innsbruck”, insieme ai colori sociali di cui si è sancita per statuto l’immutabilità.
Finalmente, dopo quattro anni al secondo livello calcistico austriaco, quest’anno il Wacker è tornato alla
Bundesliga, ai piani alti. La prima partita in casa lo mette a confronto con lo Sturm Graz (solo pochi giorni dopo la loro sconfitta al preliminare di Champions contro l’Ajax), squadra con una delle più belle tifoserie del paese.
La “Tivoli Nord”, luogo al centro della tribuna nord dove abitualmente si radunano le frange più calde della tifoseria tirolese, presenta all’inizio della partita una bella coreografia con una bandiera copricurva, cartoncini argentati e qualche torcia. Durante tutta la partita offrono un bel sostegno per la squadra neopromossa da parte del gruppo principale delle “Verrückte Köpfe” (“Teste matte”, fondate nel 1991: uno dei primi gruppi ultras in Austria. Nome dovuto all’ammirazione verso il movimento ultras in Italia, tanto che trassero il loro nome dall’omonimo gruppo di Napoli e subito dopo lo stemma dai “Vigilantes” Vicenza).
Cantano sempre, fino all’ultimo dei tre fischi dell’arbitro che sanciscono il termine dell’incontro, incoraggiando i propri giocatori insieme a tutti gli altri gruppi organizzati (I Furiosi, Unterland, Wacker
Unser). Bandiere sempre in alto, riescono talvolta ad animare la tribuna e i distinti, mentre non mancano alcuni striscioni offensivi contro i dirimpettai bianconeri (con i quali i rapporti reciproci non sono affatto buoni).
Gli ospiti seguono in buon numero (circa 400), nonostante le temperature caldissime. Anche loro tengono sempre in alto le tantissime bandiere, sistemandosi dietro le pezze dei gruppi principali (Brigata Graz, Grazer Sturmflut, Jewels Graz 94, ecc.).
Offrono un tifo di alta qualità dal primo fino all’ultimo momento della partita, sebbene rinuncino a coreografie, striscioni e articoli pirotecnici. Quando alzano la voce, quando effettuano un battimani, riescono ad ottenere un ottimo effetto, riuscendo a farsi sentire in campo e anche dalla tifoseria di casa. Si nota qualche coro offensivo tra le due tifoserie, ma nient’altro da segnalare (almeno per quanto io sappia).
Vince alla fine il favorito Graz per 2-3 (dopo aver raggiunto lo 0-3 a venti minuti dalla fine della partita). Il Wacker Innsbruck inizia invece la stagione del suo ritorno al massimo livello calcistico locale, con due sconfitte. Tuttavia per i giocatori, il ritorno verso gli spogliatoi è salutato dall’applauso della Tivoli Nord. La mentalità e l’identificazione con la maglia, evidentemente, valgono per loro più di una vittoria.
Jürgen De Meester