Allo Stadio Provinciale, quando si incontrano Trapani e Carpi, si respira un’aria pesante. Nella settimana antecedente la gara, la società siciliana ha licenziato l’allenatore Serse Cosmi, rimasto nel cuore dei tifosi granata per averli portato fino alla finale playoff della Serie B, perdendola poi col Pescara. Cosmi, in seguito al suo licenziamento, ha scritto una lettera commovente indirizzata alla città: “Non mi dispiace che il Trapani non abbia conosciuto la Serie A, ma che la Serie A non abbia conosciuto Trapani”, scrive il carismatico allenatore che in questa stagione non è riuscito a far decollare la sua squadra. Attualmente, il Trapani è ultimo in Serie B e rischia di cadere in Lega Pro, anche se la stagione è ancora lunga e non è doveroso cadere nel panico già adesso.
Per me è la prima visita allo Stadio Provinciale, un’impianto datato e abbastanza piccolo, con una nuova curva ed un carino settore ospiti. Già sul mio volo da Bergamo noto i primi tre tifosi carpigiani diretti in Sicilia, facendomi sperare in una bella presenza ospite. Siccome Carpi non è tra le piazze Ultras più grandi, mi sorprende la settantina nel settore ospiti. Non conoscendo i rapporti tra trapanesi e carpigiani non so com’è il clima, ma durante la gara c’è totale indifferenza tra le due fazioni.
Lo stadio, raggiungibile a piedi dopo 30 minuti di camminata dal centro storico, si presenta bello pieno nonostante la pessima situazione sportiva del Trapani. Ci sono 5.000 spettatori che rappresentano un numero più alto della media. Forse saranno venuti in tanti per vedere gli ulteriori sviluppi dei granata dopo il cambio allenatore, oppure per sfogare la loro rabbia: saranno infatti tanti, tantissimi i cori di contestazione e non verranno cantati solo dalla Curva, ma anche dal resto del pubblico. Mi sorprende la durezza con la quale i trapanesi contestano: volano parole veramente pesanti, sopratutto nei confronti del giocatore Matteo Scozzarella.
La prova canora del settore più caldo dello Stadio è comunque buona, con numerosi cori e manate ben fatte. In tutto il tifo si nota però il loro malcontento ed inoltre, essendo sotto di un gol, la Curva di casa abbandona il suo posto a dieci minuti dalla fine della partita. Segnalo anche un loro striscione per l’esonerato Serse Cosmi.
Sul campo si nota bene l’insicurezza dei padroni di casa, che cercano di fare gioco ma non ci riescono. Una prova mediocre da parte dei siciliani che permettono agli ospiti, pian piano, di prendere in mano la partita. Nel primo tempo Catellani porta in vantaggio gli Emiliani, grazie ad un rigore, scatenando la reazione rabbiosa del pubblico, che non ce l’aveva con i carpigiani ma con i propri giocatori.
Al Carpi basta poco per portare a casa i tre punti che riavvicinano la squadra alla zona playoff. Alla fine la squadra ospite viene perfino applaudita da qualche tifoso di casa, mentre nel settore ospiti si festeggia a gran voce la vittoria. I carpigiani, che hanno iniziato con uno striscione per la Chapecoense, sfoderano una prestazione di tifo buona, sorprendente, e chiudono la partita con una sciarpata ben riuscita.
Remo Zollinger.