Una domenica libera da altri impegni fotografici è l’occasione giusta per tornare a San Marino. La squadra locale, che quest’anno partecipa al girone di D con Marchigiane e Abruzzesi, è sicuramente più interessante rispetto all’anno precedente; quest’oggi, ospite della squadra del Titano è la Civitanovese che non sta navigando certo in buone acque in termini di classifica. E anche la situazione a livello societario, stando a quel che mi è stato detto, non è delle migliori, per cui e inevitabilmente anche chi scende in campo risente di tutto ciò.
Nonostante tutto, nella città marchigiana, i ragazzi che stanno tirando avanti la curva con la loro presenza in casa e trasferta, ci mettono sicuramente orgoglio e passione incondizionata. Seppur molto sia cambiato rispetto agli anni passati, e al mutamento della loro curva con l’uscita di scena del gruppo storico delle BRB 1984. Negli ultimi anni il testimone è passato in mano ai “Civitanonesi”, gruppo nato per convogliare i reduci della curva in una nuova esperienza di tifo.
In virtù del gemellaggio ultra-ventennale tra Civitanovesi e Riminesi, prima della partita si è pranzato tutti assieme in Romagna, per poi raggiungere lo stadio di San Marino sempre in gruppo. Quantificabili in una cinquantina, con buona presenza biancorossa rappresentata dalle pezze RWS e Vecchia FAB; a rinforzo dei colori rossoblu, si aggiunge e registra la presenza ulteriore dei ragazzi giunti da Friburgo.
Sul fronte locale, numeri purtroppo sempre risicati: il sammarinese non riesce proprio ad innamorarsi della squadra che li rappresenta, già in Lega Pro nel passato, a maggior ragione adesso in serie D. Gli unici a crederci sempre, sono i ragazzi del Nucleo 2000. Seppur anche loro in poche unità. non si perdono d’animo e cercano di farsi sentire e sostenere la loro squadra.
Al San Marino bastano pochi minuti per portarsi in vantaggio: il divario in campo è a dir poco visibile. Quando gli ospiti entrano nel settore, con qualche minuto di ritardo rispetto al fischio d’inizio, la loro formazione è già sotto di due reti. Alla fine del primo tempo, il passivo della Civitanovese sale a 5 reti. Ovviamente c’è anche chi inizia a perdere la pazienza di fronte ad una squadra allo sbando, con tutto ciò che la situazione societaria lascia presagire in ottica futura. Per fortuna le bandiere biancorossoblu continuano a sventolare, nonostante questa triste domenica calcistica per “Cittanò”, che però non si arrende e continua a portare ovunque l’amore per la maglia. Prendendo spunto da uno slogan coniato dagli ultras: “Agli squadroni di serie A, preferisco la squadra della mia città”, frase che penso riassuma pienamente la passione di questi ragazzi.
Gilberto Poggi.